A 74 anni dalla morte di Francesco Jovine
GUARDIALFIERA. Piedicastello: Vi nacque già Carlo Romeo, giurista poeta e martire della rivoluzione partenopea del 1799; vi nacque e vi dimorò anche don Nicola Romeo, il prete povero e ingenuo che ispirò a Jovine il personaggio di don Matteo Tridone nel romanzo di “Signora Ava”. E, proprio qui, nacque Francesco Jovine di cui oggi – 30 aprile – ricorre il 74° anniversario della morte.
“Piedicastello” (ai piedi del castello) è il delizioso antico borgo di Guardialfiera adagiato sulla poderosa roccia paleolitica da cui spuntano e si alzano fiori selvaggi e odorosi. Inalterato nell’armonia architettonica, si raffigura in un dedalo di vicoli, in piazzole, in un filare fiabesco di scalee bianche levigate da secoli e dai passi; da casupole abbrunate vaporose di sospiri, sudori e da memorie passate, rotolate in un presente pieno di futuro. Qui Jovine cresce, gioca, apprende. Ascolta qui, incuriosito, l’affabulazione del babbo, (“ingenuo rapsodo di quel mondo defunto”) uomo dolce e virile che narra a lui angherie di potenti, raccapricci di contadini, burle di galantuomini. Nel tempo di Natale, questo rione si sublima nella mistica Betlem per il magico “Presepe vivente” di Guardialfiera.
Vincenzo Di Sabato