Davide Croce, dal parquet alla cucina: un termolese di successo

gio 30 marzo 2017
Cultura e Società di Michele Trombetta
2min
Davide Croce, dal parquet alla cucina: un termolese di successo ©n.c.
Davide Croce, dal parquet alla cucina: un termolese di successo ©n.c.

TERMOLI. Davide Croce, ex cestista di serie A, molisano di nascita, precisamente di Tavenna, ma termolese di adozione e crescita, ha dato, dall'alto dei suoi 204 cm di altezza, prestigio ed onore al Basket Nazionale e dunque a Termoli e all’intero Molise giocando tra il 1981 e il 1995 a livelli agonistici con grandi formazioni quali Benetton Treviso, Auxilium Torino, Pall Pavia e Virtus Roma. Ritiratosi dal basket nel 2002, è rimasto a Treviso con la famiglia, dove ha perseguito una nuova passione, quella della cucina.

Di recente, si è occupato di lui anche la Gazzetta dello Sport con un articolo di Francesco Velluzzi nella rubrica “GazzaGolosa”, che ha ricordato prima la sua brillante carriera e i suoi trascorsi sportivi dal Treviso Benetton, che è stata la sua prima base di gioco, passando per Torino, Pavia e Roma dove ha anche vinto una coppa Korac, e poi parlando della sua vocazione per la gastronomia che lo ha fatto diventare nel tempo un grande e stimato chef. Da circa due anni ha aperto a Treviso con la moglie, anch'essa trevigiana e sorella di un suo ex compagno di squadra, Paolo Vazzoler, un accogliente locale a cui ha dato un nome che è lo specchio del suo carattere da professionista serio e posato: “Equilibrio”.

Ha studiato parecchio per diventare un numero uno ed eccellere anche nel campo culinario con la formazione dei migliori del settore, non solo italiani ma anche internazionali, da Igino Massari che lui ama definire il Diego Maradona della pasticceria, a Molino Quaglia per la preparazione di ottime pizze. Davide nel suo locale passa indistintamente da piatti di carne rigorosamente italiana al pesce, comprato personalmente nelle pescherie della città, ma, come ha anche lui confessato, il suo sogno è di portare nella cucina del suo “Equilibrio” il pesce della sua Termoli che non ha mai dimenticato e dove in questi giorni è passato per una bella rimpatriata al ristorante Svèvia con gli amici Manrico Pitardi, Luigi Vincitorio e il suo valente collega Massimo Talia.

Inoltre Davide non dirige solo il suo ristorante che è stato la giusta e gradita conclusione di una lunga gavetta durata circa 17 anni, ma gestisce anche la cucina di Villa Minelli, un club privato di Ponzano in cui la famiglia Benetton invita a mangiare i suoi ospiti. Il club si chiama “ Salle à manger” dove arrivano da tutto il mondo una sfilza di personaggi importanti dello sport, dello spettacolo e dell'imprenditoria.

Non possiamo che essere felici per un nostro corregionale, il quale fin da giovane ha voluto seguire, fuori casa, la sua grande passione del basket e con tanta energia e dedizione, dopo lo stop sportivo, si è creato da solo una prestigiosa professione che gli regala grosse soddisfazioni.

In bocca al lupo per tutto al nostro pivot/chef Davide!

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