A “I colori della vita” premiati anche gli alunni del Liceo Classico “Perrotta”

BIS PER L’Istituto Alfano mar 05 giugno 2018
Cultura e Società di La Redazione
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alunni del Liceo Classico “Perrotta” ©IISS Alfano
alunni del Liceo Classico “Perrotta” ©IISS Alfano

TERMOLI. Alla tredicesima edizione del concorso “I colori della vita” ancora un secondo premio nazionale per la sezione Poesia della scuola secondaria di secondo grado per Edoardo Pinti della IIA del Liceo Classico “Perrotta”.

Tutto nasce nell’ambito del corso di flessibilità di Italiano curato dalla prof.ssa Anna Fraia. Grammatica, Educazione linguistica e Lessico: gli alunni cominciano a "scaldarsi" con la ludolinguistica e pian piano si lasciano conquistare dalle potenzialità espressive della parola. Dal gioco si passa a mettere le mani nella cassetta degli attrezzi del poeta per imparare facendo. La prof.ssa tenta l'approccio al sonetto: se ne esaminano le caratteristiche (struttura, sistema delle rime, computo metrico, figure retoriche) ed i ragazzi cominciano a cimentarsi. Il concorso aveva a tema "Il mondo che vorrei", tema che naturalmente ha fatto presa subito sul cuore dei ragazzi.

"L’animo dei giovani è affamato di poesia: essi, pur nella turbolenza dell’adolescenza (o, forse, proprio per quello), cercano un senso in sé e in ciò che li circonda. La poesia fornisce loro una chiave di interpretazione del mondo e della vita stessa. E con la poesia provano a dar voce al loro sentire. I componimenti prodotti ed inviati presentano caratteristiche differenti: sono un saggio, acerbo, forse, ma puro e sincero, della tempesta che agita cuori e menti dei nostri giovani”. I componimenti inviati sono: "Mondo", di Edoardo Pinti, classe IIA, (II premio); "Armoniose melodie", di Maria Teresa D'Anello, classe IIA; "A testa alta", di Maria De Gregorio, classe IIB; "Il mondo che vorrei", Di Rossella Russo, classe IA; "E mi sono chiesta", di Maria Castelli, classe IB.
Di seguito, il testo della poesia vincitrice.

Mondo

Mondo, che parli una lingua straniera

E crei Ebano ed Avorio splendenti

Perché ti devasta in questa maniera

l’odio verso gli esseri viventi?

Pelli diverse, colori ammalianti

Terre lontane, dissimili usanze

Ma pur sempre creature qui erranti

In un buio ciclone di violenze

Mondo, su te marciano carri armati,

fiori calpestati, sogni distrutti

la guerra avanza e siamo affaticati.

Epurato, candido com’eri allora

Rinasci e germoglia e sboccia ancora

E dipingi di speranza l’aurora.

EDOARDO PINTI
Liceo Classico “G. Perrotta” - Classe II A – Termoli – Sezione POESIA

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