Avanguardie educative e innovazione didattica a Guglionesi

Teal ven 01 novembre 2019
Cultura e Società di La Redazione
3min
Il primo giorno scuola a Guglionesi ©Termolionline.it
Il primo giorno scuola a Guglionesi ©Termolionline.it

GUGLIONESI. Il liceo di Guglionesi è da sempre attento alla innovazione didattica, alla creazione di un ambiente educativo stimolante, commisurato ai bisogni degli studenti e che pone al centro il benessere di ogni singolo alunno, in un’ottica di scuola innovativa e al passo con i tempi.

Per queste ragioni, che possiamo racchiudere in una vera e propria missione, da 4 anni ha aderito alla Rete delle Avanguardie Educative, unico in Molise tra le 27 scuole d’Italia selezionate nel 2015 come sperimentatrici.

Mercoledì scorso, 30 ottobre, il liceo ha ospitato i rilevatori ‘Indire’ per il follow-up della sperimentazione che prosegue e ha visto un numero crescente di docenti mettersi in gioco e misurarsi con una metodologia scardinata dalla confort-zone della lezione frontale.

Le idee innovative adottate sono state molteplici: il Debate, la flipped classroom, dentro-fuori la scuola \ Service-Learning, il Teal, ecc.

Particolare successo ha avuto presso la nostra scuola la didattica T.E.A.L., metodologia che ci distingue rispetto alle altre scuole del territorio.

L’acronimo (Technology Enhanced Active Learning), tradotto in italiano, significa apprendimento attivo tecnologicamente supportato e sta a indicare un tipo di didattica fortemente innovativa ed inclusiva che rende lo studente realmente protagonista e che insiste su due aspetti fondamentali del dialogo educativo: la partecipazione attiva e consapevole dello studente alla costruzione del sapere e il supporto fondamentale dato dalla tecnologia.

A tale scopo, infatti, tutte le aule del liceo sono state dotate di LIM e di strumenti informatici.

Questa metodologia è stata progettata nel 2003 presso il Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston e fu inizialmente pensata per la didattica della Fisica in ambito universitario, con l’obiettivo di ridurre al minimo il fallimento scolastico, il drop-out degli studenti e di garantire benessere ai ragazzi in uno spazio funzionale, colorato e modulare.

Tale metodologia, infatti, riserva particolare attenzione all’ambiente di apprendimento, inteso non solo come ambiente fisico scientificamente allestito ma anche come spazio didattico atto a creare un clima accogliente che possa favorire il successo formativo, la motivazione e la predisposizione a fare gruppo (team building).

Grazie a questa sperimentazione il liceo quattro anni fa ha ricevuto la visita dei ricercatori dell’Indire per la prima volta e per 3 giorni hanno visitato l’istituto e studiato il caso Guglionesi.

Nello specifico la classe TEAL prevede una serie di strumenti tecnologici da utilizzare in spazi con caratteristiche peculiari (ad es. ampiezza e luminosità) e arredi modulari e quindi facilmente riconfigurabili a seconda delle necessità: spazi e tecnologie sono dunque interdipendenti.

Il protocollo TEAL, definito dal MIT, prevede un’aula con postazione centrale per il docente; attorno alla quale sono configurati alcuni tavoli rotondi o isole operative dove interagiscono gruppi di studenti in numero dispari. In ciascun gruppo di lavoro gli studenti assumono ruoli diversi: dallo speaker, al mediatore, al coordinatore, ecc. L’aula è dotata di alcuni punti di proiezione sulle pareti ad uso dei team di studenti.

Per incentivare l’istruzione tra pari i gruppi sono costituiti da componenti con diversi livelli di competenze e conoscenze. Il docente introduce l’argomento con domande stimolo, esercizi e rappresentazioni, poi ciascun gruppo lavora in maniera cooperativa e attiva con il supporto di un device per raccogliere informazioni e realizzare prodotti multimediali e non. Dunque non si tratta di un semplice “mettere insieme i banchi” ma di un protocollo operativo codificato e sperimentato.

Al di là dell’aspetto inclusivo che tale metodologia inevitabilmente incentiva, basandosi appunto sul cooperative-learning e sull’insegnamento tra pari, diversi studi hanno dimostrato che favorisce negli studenti lo sviluppo di capacità di problem solving incentivando al contempo nuove competenze e abilità che rientrano nel ventaglio di quelle soft-skills (capacità di mediare, di trovare soluzione ai problemi, di imparare a imparare, capacità di riconoscere la qualità e le fonti di informazioni) che non sono solo specificamente didattiche ma anche sociali, comunicative e necessarie per il futuro inserimento nel mondo del lavoro.

Ultimo, ma non meno importante, è l’aspetto piacevole e divertente della metodologia TEAL; per la generazione dei millennials, nativi tecnologici, la possibilità di “fare scuola” con strumenti per loro quotidiani e congeniali è estremamente motivante e stimolante e contribuisce ad accrescere nei ragazzi l’auto stima ed un forte senso di auto efficacia. Il liceo, dunque, prosegue ed insiste nel suo intento di mettere al centro i ragazzi e di fornire loro una formazione di qualità che possa supportarli sia nel mondo del lavoro che in quello accademico-universitario, dove, peraltro, gli ex alunni (da dati quantitativi misurabili) riportano risultati positivi e, spesso, eccellono.

Guidiana Macchiagodena

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione