«Leggere è la cosa più bella che si possa fare in gioventù»

Libriamoci lun 18 novembre 2019
Cultura e Società di Laura D'Angelo
2min
L'incontro a Montenero di Bisaccia ©Termolionline.it
L'incontro a Montenero di Bisaccia ©Termolionline.it

MONTENERO DI BISACCIA. "Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell'esperienza speciale che è la cultura". Sono, quelle di Pasolini, le parole del poeta e dell'uomo di cultura che sceglie di portare la letteratura fuori dalle accademie e di avvicinarsi alle piazze, alle tante realtà di quei giovani che egli chiamava poeticamente e umanamente "ragazzi di vita". Allora come oggi, l'obiettivo era far scoprire la lettura e diffondere la consapevolezza di un valore più alto, oltre le strade, oltre le case e i videogiochi: la lettura come passaporto per la cultura, come unica via per un arricchimento ed una formazione umana, come un viaggio di carta, come un mezzo di riscatto, di realizzazione, come la vera ricchezza della conoscenza.

La centralità della lettura come tassello fondamentale nel processo di crescita e formazione dell'individuo è ancora oggi alla base dell'educazione, e sono molte le scuole che anche in Molise hanno aderito al progetto Libriamoci 2019.

L'Istituto omnicomprensivo di Montenero di Bisaccia ha dedicato all'iniziativa una intera settimana, dall'infanzia alla primaria, dalla secondaria di primo grado alla prima classe dell'Ipsia, gli studenti accompagnati dagli insegnanti hanno compiuto un vero e proprio itinerario tra le pagine della fantasia.

Da Gianni Rodari agli articoli di giornale, dalla fiaba alla favola moderna, dalla penna dei sogni a quella del cuore, gli studenti hanno potuto riscoprire il piacere della lettura ad alta voce, in una dimensione di condivisione in cui le emozioni di ognuno diventano quelle di tutti. Felice della riuscita delle attività è la Dirigente scolastica Anna Ciampa, attenta e sensibile promotrice dell'importanza della lettura tra i banchi e fin da giovanissimi: "all'infanzia abbiamo avuto tra le lettrici mamme e maestre, alla primaria, Gianni Rodari è stato protagonista con "le favole al telefono" e l'ortografia divertente del "Libro degli errori", mentre i ragazzi più grandi hanno affrontato diverse tematiche, partendo dalla lettura degli articoli di giornale. Gli studenti dell'ipsia hanno inoltre creato un blog di classe come laboratorio di lettura, produzione e condivisione".

Se la citazione di Pasolini rimanda allo sfondo che l'ha generata, ovvero al periodo del boom economico di un'Italia nascente, sembra indubbio oggi che la pratica della lettura sia oltremodo necessaria nell'era della comunicazione digitale e istantanea, nell'era del tutto subito e veloce, in cui spesso non si ha cura per ciò che richiede tempo o attenzione. Come il piacere di un buon libro. Si dice che chi non legge avrà vissuto una vita sola, chi legge ne avrà vissute infinite, così come sono le possibilità di esprimersi, per raccontare e sognare ancora.

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