“L’estate termolese dal 1878 al 1925 tra bagni, svaghi e maldicenze"

Cronache dell'epoca dom 19 gennaio 2020
Cultura e Società di Michele Trombetta
2min
“L’estate termolese dal 1878 al 1925 tra bagni, svaghi e maldicenze" ©Termolionline.it
“L’estate termolese dal 1878 al 1925 tra bagni, svaghi e maldicenze" ©Termolionline.it
“L’estate termolese dal 1878 al 1925 tra bagni, svaghi e maldicenze"

TERMOLI. “L’estate termolese nelle cronache dei periodici molisani dal 1878 al 1925… tra bagni, svaghi e maldicenze”.

Un titolo assai intrigante quello del libro presentato ieri pomeriggio all’ex cinema Sant’Antonio, patrocinato dall’associazione culturale “Andrea di Capua”.

Autore è Nicola Troilo, che in questa occasione si è avvalso della collaborazione attiva del professor Pierluigi Pranzitelli, e fa parte della collana “La Città Svelata”.

Il volume precedente, “Termoli e Bonaparte”, ci entusiasmò pur essendo un libro molto voluminoso, perché ci raccontava di una Termoli e la sua storia antica a molti sconosciuta e mai raccontata con quella veridicità e di documentazioni ufficiali depositati negli archivi di stato spulciati capillarmente dall'Autore. Stesso copione di autorevolezza anche nella circostanza attuale.

La storia ci racconta sempre una Termoli sconosciuta a molti, spulciando gli archivi storici custoditi presso la Biblioteca Albino di Campobasso le cronache tra gli anni 1878 al 1925, riportate dai tanti fogli e testate giornalistiche presenti in Molise all’epoca.

La città di Termoli nel periodo raccontato nel libro è un paese con poco più di 4mila abitanti, un paese povero con strade senza pavimentazioni, senza acqua corrente, ma grazie alla bellezze che madre natura gli ha donato già verso la fine dell'800, Termoli è meta di bagnanti nei mesi estivi, questo accadeva anche per via di un numero cospicuo di cittadini termolesi con un innato spirito e lungimiranti iniziative.

C’erano già due stabilimenti balneari, ma non solo c'erano due sale cinematografiche e un Politeama per rappresentazioni teatrali con la presenza di grandi e famose compagnie teatrali che facevano giungere nella nostra città tante persone dai paesi della provincia che in quel periodo erano molto più popolate di Termoli, ma anche da città più lontane arrivavano per non perdersi gli spettacoli davvero importanti.

Insomma non ci resta che leggere questo libro intelligente e divertente, spaccato della nostra Termoli.

In certi aspetti ci fa capire che a livello sociale e culturale si stava forse meglio di oggi.

Il presidente dell’associazione Andrea di Capua Roberto Crema ha svolto una introduzione legittimamente calorosa, l’opera associativa ha permesso di dare alle stampe già 11 libri.

Ospiti graditissimi ieri alla presentazione, a sorpresa, il Nunzio Apostolico del Vaticano in IranLeo Boccardi, originario di San Martino In Pensilis; il prof Vincenzo Lombardi presidente dell’Archivio di Stato e la professoressa Unimol Letizia Bindi.

A leggere con trasporto e maestria alcuni passi del libro è stato invitato Aldo Gioia, attore e professore di dizione.

Presenti anche il sindaco di Termoli e presidente della Provincia Francesco Roberti col presidente del Consiglio comunale e consigliere provinciale Michele Marone.

Termolionline ha seguito in diretta Facebook una parte importante della manifestazione.

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