​Il cinema Oddo di Termoli e la cultura cinematografica

Grande schermo mer 22 aprile 2020

Termoli L’Oddo, il cinema parrocchiale con la missione di offrire intrattenimento e cultura ai cittadini

Cultura e Società di La Redazione
3min
​Il cinema Oddo di Termoli e la cultura cinematografica ©Termolionline.it
​Il cinema Oddo di Termoli e la cultura cinematografica ©Termolionline.it

TERMOLI. La crisi economica, si sa, non ha risparmiato il mondo del cinema, e l’ampia disponibilità di contenuti in streaming in Rete non aiuta le sale a produrre incassi. Infatti nel 2013, lo storico cinema Oddo di Termoli aveva chiuso i battenti, per colpa della mancanza di spettatori.

Per fortuna, la chiusura fu temporanea. L’Oddo, gestito dalla Parrocchia di San Timoteo, è ancor oggi uno dei luoghi di cultura più importanti della città.

Il cinema è a misura di disabili, e consente l’accesso in carrozzina senza ostacoli, dal momento che non sono presenti gradini né barriere architettoniche. In più, il cinema offre spettacoli gratis ai diversamente abili ed ai loro accompagnatori, salvo in caso di film particolarmente gettonati come quelli di Checco Zalone, per cui comunque i disabili pagano il biglietto ridotto.

Per tutti gli altri spettatori, il costo del biglietto è invariato da anni, nonostante le sale “laiche” li abbiano aumentati a dismisura. Inoltre, l’Oddo offre agevolazioni per le famiglie numerose ed è convenzionato con alcune associazioni per offrire sconti speciali. È evidente che la parrocchia dà la priorità alla sua missione di offrire intrattenimento e cultura low-cost per la sua comunità anziché il guadagno.

L’Oddo riesce ad offrire una programmazione così vasta grazie ad un semplice trucco, che il parroco Don Benito Giorgetta ha spiegato in diverse occasioni. Questo cinema parrocchiale non proietta i film subito alla data di uscita, ma aspetta qualche settimana. In questo modo, si bypassano le condizioni dettate dalle case produttrici, che altrimenti richiederebbero di proiettare lo stesso film per 15 giorni di fila.

“Ma così avremmo appena 25 pellicole l’anno e oltretutto per il pubblico di Termoli 15 giorni sono troppi,” spiega il parroco. Tuttavia, questo trucco così semplice è spesso il motivo che spinge gli abitanti a rivolgersi altrove, ai multisala nelle città vicine che hanno i film disponibili fin dal primo giorno di uscita.

Il cinema è equipaggiato con un proiettore 3D, fortemente voluto dal precedente parroco don Tarcisio Floro, che consente la riproduzione di popolari film per ragazzi.

La rassegna “Tempi Moderni”, che porta la cultura cinematografica in città

Ma l’attrattiva principale dell’Oddo è la rassegna “Tempi Moderni”, che comprende film d’autore di ogni epoca storica. La programmazione comprende grandi nomi come Federico Fellini, Dennis Hopper, Nadine Labaki, Vittorio de Sica e molti altri.

D’altronde l’Italia è un paese ricco di cultura cinematografica, da custodire e tramandare alle generazioni più giovani. Di certo gli spunti per la rassegna dell’Oddo non mancheranno!

L’età d’oro di Hollywood, che inizia dal primo decennio del Novecento fino all’inizio degli anni ‘60, vede il decollo dell’industria cinematografica. Alla fine degli anni ‘20 arrivano i film con sonoro: il primo fu Il Cantante di Jazz di Alan Crosland. Il record del primo cartoon a colori, invece, va a Walt Disney, con Steamboat Willie, che ha reso famosi i personaggi di Topolino e Minnie.

In Italia, gli anni ‘50 rappresentano il boom economico. In questi anni, tra gli attori di maggior successo ci sono Totò, di cui potevano uscire fino a otto film l’anno, e registi come Rossellini, Visconti e De Sica scrivono la storia del cinema.

Negli anni ‘60, il cinema si trasforma: i registi iniziano ad abbandonare il Codice Hays, un rigido set di regole a carattere morale che nei decenni precedenti regolava la creazione e la pubblicazione dei film in America. Finita l’epoca d’oro di Hollywood, si vengono a creare nuovi generi, anche girati con budget sotto la media.

Tra i film più iconici dell’epoca c’è sicuramente Colazione da Tiffany, con protagonisti Audrey Hepburn ed il suo indimenticabile little black dress. Psycho di Alfred Hitchcock ha rivoluzionato il mondo dell’horror, mentre Cincinnati Kid di Norman Jewison è diventato l’emblema del connubio tra cinema e il mondo del divertimento e dei casinò.

In Italia, il regista per eccellenza del decennio è sicuramente Federico Fellini, con La Dolce Vita.

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