Dovresti aggiungere studi incompiuti al tuo cv?

In campana ven 05 agosto 2022
Dal web di La Redazione
4min
Dovresti aggiungere studi incompiuti al tuo cv? ©TermoliOnLine
Dovresti aggiungere studi incompiuti al tuo cv? ©TermoliOnLine

Non tutti sono a conoscenza delle regole da seguire per scrivere un buon curriculum vitae, un argomento che può sembrare semplice ma può rivelarsi più complesso del previsto. Scrivere un curriculum è il primo passo da compiere quando ci si deve proporre per un lavoro, ed è necessario strutturarlo con una precisa forma che colpisca l’attenzione di chi avrà il compito di sceglierci.

Come nasce il curriculum vitae

Il curriculum vitae è un documento in cui viene riportato in maniera riassuntiva e completa tutte le nostre esperienze lavorative e scolastiche. Sulla sua nascita non ci sono dettagli storici rilevanti, l’unica cosa che sappiamo è che il suo utilizzo si è diffuso nel dopoguerra e soprattutto con la rivoluzione informatica. Oggi non si può pensare di cercare lavoro senza avere con sé un curriculum vitae, infatti la Commissione Europea nel 2002 ha introdotto Europass, ovvero il curriculum europeo, un documento riconosciuto da tutti i paesi che fanno parte dell’Unione Europea.

Un aneddoto molto simpatico vorrebbe che il primo curriculum vitae sia stato scritto da quel genio di Leonardo Da Vinci. Il documento a cui ci si riferisce è una lettera che l’artista ha scritto indirizzata a Ludovico il Moro, che da lì a poco sarà uno dei suoi maggiori committenti, dove elencava tutte le sue capacità e abilità con l’intenzione di colpire la sua attenzione. Anche se questa storia può sembrarti un semplice racconto, in realtà contiene un elemento molto interessante ai fini di una corretta stesura di un articolo.

Scrivere un curriculum in modo corretto

Veniamo al cuore di quest’articolo, dato che scrivere un curriculum in maniera corretta nasconde diverse insidie. In primis dobbiamo avere chiaro in mente quelle che sono le nostre conoscenze e capacità, meglio se certificate da titoli di studio o documenti affini. Se vuoi approfondire questo discorso ti consigliamo questo sito dove potrai trovare consiglio utile e una guida ben dettagliata.

Un altro passo importante è quello di scrivere un curriculum vitae adatto alla posizione o al lavoro per cui ci vogliamo candidare, ed è qui che ci vengono in aiuto Leonardo Da Vinci e la sua lettera a Ludovico il Moro. In quel periodo l’autore della Gioconda era già un affermato artista e non aveva bisogno di presentazioni. Nel testo, infatti, sottolinea le sue capacità ingegneristiche e militari, argomenti che interessavano Ludovico il Moro utilizzati per catturare la sua attenzione.

«Conosco la via per vincere gli assedi, scavare tunnel e canali, costruire carri coperti e catapulte - scrive Leonardo, per poi passare in seguito - So come realizzare opere d’architettura e scultura e anche dipingere». Queste parole ti aiutano sicuramente a capire quanto sia importante mostrare le qualità giuste nel momento giusto: tralascia dal mettere in primo piano titoli di studio o esperienze lavorative che non sono congeniali al lavoro per cui ti stai proponendo.

Gli errori più comuni

Quello di elencare nozioni che non interessano al datore di lavoro è solo uno dei tanti errori, e orrori, che giornalmente le persone commettono quando stilano un curriculum vitae. Prima di lasciarci vogliamo elencare quelli più diffusi:

●      Scrivere falsità: può sembrare una banalità, ma è un errore assolutamente da non fare e che in alcuni casi potrebbe addirittura costituire reato (fornire dichiarazioni mendaci), oltre a farti perdere il lavoro in un batter d’occhio. Sarai fortunato se nel mentre non avrai causato qualche danno all’azienda;

●      Fare errori di grammatica: presentare un curriculum vitae con errori grammaticali è un ottimo modo per non farsi prendere in considerazione dal datore di lavoro. Ricorda che stai consegnando un documento che ti deve rappresentare e ci si aspetta che sia perfetto e, anche se si volesse sorvolare su qualche errore di battitura, che comunque non ci dovrebbe essere, sugli errori grammaticali non ci sarà pietà;

●      Curriculum confusionale: un altro errore molto diffuso, molto probabilmente a causa di una mancata preparazione, è quello di presentare un curriculum vitae in cui i titoli di studio o le precedenti esperienze lavorative non vengono presentate secondo un ordine cronologico. Ricorda di elencare sempre in ordine decrescente, ovvero dal presente al passato;

●      Curriculum lunghissimi: in questo caso ci riferiamo all’approfondire in maniera eccessiva ciascuna esperienza. Non c’è cosa peggiore per un datore di lavoro che ritrovarsi a leggere al posto di un elenco riassuntivo un’autobiografia. Sii conciso e diretto, ricorda che in Francia il curriculum viene chiamato “résumé”, cioè “riassunto”;

●      Non conoscere il proprio curriculum: questo errore è circoscritto a coloro che devono presentare il proprio curriculum in video o durante un colloquio di lavoro. Capita a tutti di essere nervosi ed emozionati, ma ricorda che oltre a presentare te stesso devi anche convincere il datore di lavoro che quello che hai scritto è effettivamente vero. Non tentennare e sii conciso;

●      Inserire studi incompiuti: essendo incompiuti non andrebbero inseriti, ma se durante il periodo di studio hai anche fatto dell’attività pratica potresti inserirli. Ricorda che il datore di lavoro potrebbe chiederti spiegazione sul motivo per cui non hai portato a termine quel percorso quindi, se non sei sicuro, ti consigliamo di evitare.

Speriamo che questi consigli ti aiutino a stilare in modo migliore il tuo curriculum vitae così da colpire il tuo datore di lavoro.

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