Non è la terra dei fuochi, ma degli stolti
TERMOLI. Non è la terra dei fuochi, ma degli stolti.
Le immagini social diffuse oggi su Facebook evidenziano un aspetto negativo, quello dei comportamenti dissennati di chi mette fuoco ai rifiuti, peraltro, molto pericolosamente, vicino all'uscio delle abitazioni e anche di attività commerciali, ma anche un elemento differente; vediamo l'utilizzo della videosorveglianza nel catturare anche le nefandezze di chi fa del vandalismo la propria matrice distintiva.
Cosa dire di coloro che davvero non riescono a comprendere il senso della civiltà e della vita in comunità, come detto prescindendo anche dal rischio di conseguenze che vanno al di là della stessa e deprecabile bravata, compiuta in una zona troppo spesso al centro delle cronache dei giovinastri da strapazzo.
L'auspicio, a identificazione avvenuta, è quella di una sanzione esemplare e anche resa nota, così che funga da deterrente (anche se ci crediamo poco) oltre che semplice effetto disciplinare.
Il degrado, più etico e morale, che quello materiale, ma si sa, le cose vanno sempre a braccetto, è una deriva assai insidiosa, dalla quale dobbiamo sottrarci, ritornando ai valori che un tempo erano alla base delle nostre vite.
Ciò che le immagini mostrano è anche senza ombra di dubbio l'esigenza di ulteriori controlli del territorio, affinché nessuno si senta in diritto di poter fare ciò che vuole e se spostiamo il pensiero e l'attenzione poco oltre, ad alcune centinaia di chilometri da qui, ci riferiamo agli scontri in autostrada tra tifosi, c'è davvero da essere scorati, in entrambe le circostanze manca il rispetto di quello che ci circonda, che siano luoghi o persone. C'è da meditare, anche sui modelli formativi.