Il (Ri)dimensionamento della nostra identità, il vero nodo è accrescere la competitività
TERMOLI. Un sistema formativo vincente dovrebbe offrire un modello competitivo che non si basi sulla sopravvivenza dell’autonomia.
A Termoli, come in tanti altri luoghi (di tutto il Paese), arriva la fine dell’anno e per il secondo Natale consecutivo le scelte sul dimensionamento scolastico lasciano l’amaro in bocca.
Lo scorso anno avvenne nella disputa fratricida tra gli istituti “Achille Pace” e “Schweitzer”, con quest’ultimo comprensivo poi salvato dalla Regione Molise, stavolta il candidato a perdere l’identità amministrativa, ma non la missione didattica, c’è da ribadirlo, è lo storico Boccardi-Tiberio.
Vedremo cosa accadrà a Palazzo D’Aimmo, ma ancora una volta siamo chiamati a commentare e rendicontare pezzi del “pubblico” che se ne vanno, beninteso sotto forma di dirigenza scolastica, col mantenimento degli indirizzi di studio. La regressione dei livelli demografici impone scelte e sacrifici, impoverendo l’identità del territorio, ma è questo il percorso più virtuoso?
Gli ultimi 5 anni avrebbero dovuto insegnare che lo smantellamento progressivo dei bastioni statali causa effetti che vanno al di là del semplice moto gestionale, inaridiscono le comunità.
Siamo ancora sotto lo schiaffo del patto di stabilità, che come un tappo era stato fatto saltare in epoca pandemica, per contrastare un pericolo mortale.
Ma si è tornati allo status quo ante, con buona pace di chi pensava che il tempo dell’austerità fosse stato archiviato dalla storia recente.
L’attaccamento mostrato lo scorso anno da alunni di medie e primaria, nella circostanza dagli studenti delle superiori dovrebbe far riflettere. Efficienza e sprechi si possono perseguire e ridurre, ma senza desertificare le istituzioni consolidate sul territorio. Ridimensioniamo le cause della scarsa competitività, non i luoghi dove dovrebbe essere alimentata, ma queste sono scelte che toccano a livello legislativo e comunitario.
A furia di tagliare, creiamo le condizioni – anche in questo campo – per essere colonizzati da chi vincoli e limiti non deve rispettarli.