Quanta cattiveria su (molti) messaggi social
TERMOLI. Nel contesto attuale di globalizzati e perennemente connessi ci si divide sempre sulla facoltà e sulle prerogativa di dire sempre la nostra, commentare, chiosare, fare affermazioni tranchant e politcally incorrect. Insomma, semplice essere tigri da tastiera o hater seriali. Ma cui prodest?
Casi di cronaca molto recenti che hanno scosso e turbato l'opinione pubblica hanno rilanciato il dibattito sulla necessaria moderazione, di forma e sostanza, rispetto a pensieri espressi con fin troppa libertà.
E' questo il tema affrontato nell'editoriale-video a cura dell'editore Nicola Montuori, che ormai da mesi accompagna l'inizio della settimana per i lettori di Termolionline.