“La grave situazione sanitaria in Molise”: Nursind scrive al Prefetto

ven 15 gennaio 2021
Flash News di La Redazione
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Antonio Licursi ©TermoliOnLine
Antonio Licursi ©TermoliOnLine

CAMPOBASSO. “La grave situazione sanitaria nella Regione Molise” è questo l’oggetto della lettera inviata dalla Segreteria Provinciale Nursind al Presidente della giunta regionale del Molise, al Commissario straordinario alla salute Regione Molise, al Prefetto di Campobasso e al Prefetto di Isernia

Ecco il testo della lettera:

"La scrivente organizzazione sindacale Nursind Campobasso alla luce dei più recenti eventi che hanno coinvolto un numero elevato di infermieri, medici,oss nel contagio da Covid19 presso il presidio osepdaliero Cardarelli di Campobasso, già nella prima ondata dello scorso Marzo 2020 avevamo denunciato la grave carenza e le anappropriatezze logistiche-tecniche –scientifiche messe in atto per tutelare la salute dei cittadini molisani.

Oggi, dobbiamo rilevato l’aggravarsi della situazione assistenziale ove i detentori responsabili della salute dei cittadini, pur avendo avuto tutto il periodo estivo per organizzare-riorganizzare ,confrontandosi con gli enti locali regionali, le associazioni di volontariato, con la RSU dell’Asrem che rappresenta tutti i lavoratori , hanno continuato imperterriti a litigare fra loro, su posizioni “narcisistiche, che nulla hanno portato per il ben essere della società molisana.

Gli infermieri in prima linea nelle prima ondata , durante la seconda ancora nel pieno svolgimento della contagiosità dovuta all’alto indice di contagio e alle imprevedibili mutazioni che il covid ci regala quotidianamente, hanno e stanno dimostrando l’encomiabile capacità organizzativa, di adattamento anche in assenza di programmazione dei vertici aziendali.

Purtroppo la promisquità dei percorsi , della mobilità interna fra reparti covid e non covid, della permanente mancanza di formazione continua sul campo, di breafing quotidiani, di assenza di sostenimento biopsicofisico, soltanto chiacchierato per apparire sui social, ha riscontrato falle nel sistema determinando una situazione “ esplosiva” nell’assistenza sanitaria.

Gli stessi infermieri che si sono ammalati di Covid19 sono lasciati a se stessi: nel dolore, nella paura, nell’autocura, nella prospettiva di poter infettare i propri familiari. Abbiamo ricevuto in tutti questi mesi di pandemia, non lamentele, perché i nostri infermieri non sono abituati a lamentarsi, ma a fare, a saper fare, a saper essere infermieri nel prendersi cura dell’altro, e per confermare questa tesi, la scrivente rileva che seppur abbandonati ,blindati nel proprio domicilio, senza alcuna visita da parte delle USCA? ( non esistono, sono solo prevsite nella mente di chi ne parla!), si stanno autocurando sotto il profilo fisiso-psicologico-emotivo-giuridico , sorretti dai propri medici di medicina generale , dai nostri esperti del Centro di ascolto attivo.

Già qualche mese fa come Nursind abbiamo denunciato tramite una intervista del TG3 del Molise che la carenza degli infermieri legata alla promisquità dei ricoveri covid e non covid nello stesso presidio ospedaliero rappresentava una minaccia per l’esploit di una contaminazione generalizzata.

E’ successo, sta succedendo, se non si trovano rimedi immediati la catastrofe sanitaria sarà inevitabile.

La scrivente chiede a tutti i responsabili della tutela della salute, di fare un passo indietro, di mettere da parte il proprio orgoglio personale che “lacera” e non “ripara” , di chiedere con umiltà l’intervento ,l’aiuto di forze professionali esterne ( medici senza frontiere, medici , infermieri delle forze armate, ecc.), per stabilire programmi realizzabili nell’immediato, per poter con certezza quantitativa e qualitativa , per individuare aree ,,personale, anche professionisti volontari in pensione, per fare squadra nella somministrazione del vaccino suun numero elevatissimo della popolazione del Molise.

Gli infermieri sono costretti a turni estenuanti , ultimamente si sono aggiunti anche gli straordinari per la somministrazione dei vaccini, lavoro su lavoro, ed il burnout non è alle porte, ma risiede già nel loro organismo.

Spero che questo accorato appello venga preso in considerazione e la scrivete resta a completa disposizione per una fattiva ed energica collaborazione".

Il segretario provinciale Nursind Campobasso

Dott. Licursi Antonio

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