La Flc Cgil Molise il 26 giugno a Bari “perché si investa in istruzione”
CAMPOBASSO. Cgil, Cisl e Uil proseguono con il percorso di mobilitazione iniziato circa un mese fa e organizzano per sabato 26 giugno, tre manifestazioni nazionali nelle città di Torino, Firenze e Bari.
Le istituzioni devono attuare un piano serio in grado di utilizzare le risorse del PNRR al fine di creare una stabile connessione tra investimenti e occupazione, coinvolgendo in maniera significativa le Parti Sociali. Invece la direzione che si sta prendendo è quella che a decidere saranno coloro che spesso hanno avuto responsabilità significative nel far arretrare la presenza dello Stato nell'erogazione dei servizi pubblici.
La manifestazione è l’occasione per rilanciare con fermezza i contenuti della piattaforma unitaria su: lavoro, occupazione, coesione, sviluppo, fisco, pensioni, non autosufficienza, rinnovo dei contratti pubblici e privati, riforma pubblica amministrazione e scuola.
Una delegazione della FLC CGIL Molise parteciperà alla manifestazione di Bari proprio per ribadire, aldilà della solita retorica, l’importanza di investire nel sistema pubblico d'istruzione, nell'università e nei settori della conoscenza.
Da tempo stiamo chiedendo una fase straordinaria di assunzioni nella scuola pubblica. Lo ricordiamo: il rischio sarà che a settembre in Molise il 20% del personale scolastico sarà precario, soprattutto sul sostegno. Non si sa ancora che fine farà l’organico COVID -19, che ha consentito -in qualche modo- di affrontare l’emergenza pandemica.
Un sistema di reclutamento spesso farraginoso, una modalità di formare le classi e gli organici fuori da qualsiasi esigenza didattica, un tempo scuola dimezzato, un’edilizia scolastica lasciata deperire, sono solo alcuni dei temi che si dovrebbero rapidamente affrontare. Invece, su questo versante tutto tace. Quest'anno scolastico, ad esempio, ci sono oltre 1500 precari che hanno garantito il funzionamento della scuola in Molise.
Occorre un salto culturale. Superare la visione di impostazione neoliberista che vede nella scuola un costo per il bilancio dello Stato. L'istruzione e l'accesso alla conoscenza sono un diritto democratico, sono un investimento sul futuro, sono lo strumento per l'emancipazione personale e sociale di tanti bambini e tante famiglie che vivono l'esperienza difficile di misurarsi con la condizione della disabilità.
Investire in conoscenza significa avere lo sguardo rivolto al futuro, alle nuove generazioni. Ai loro sogni e alle loro speranze. E’ questo il modo per battersi per una società giusta: le altre strade le abbiamo sperimentate, portano all'arricchimento di pochi e all’affievolimento della giustizia sociale. A Bari, il 26 giugno riaffermeremo la necessità di invertire la rotta.
FLC CGIL Molise