Occupazione abusiva di case, fenomeno in crescita in Molise

Più di 500 gio 11 ottobre 2018
Flash News di La Redazione
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Aldo Di Giacomo (​Sindacato Polizia Penitenziaria)​ ©sindacatospp
Aldo Di Giacomo (​Sindacato Polizia Penitenziaria)​ ©sindacatospp

MOLISE. L'aggressione a Palermo dell’inviata di "Striscia la notizia" Stefania Petyx, con il suo cameraman in un palazzo occupato abusivamente, riaccende i riflettori sul fenomeno dell’occupazione illegale di alloggi che riguarda nel nostro Paese circa 20mila casi e che non trova nelle attuali normative la reale e concreta tutela dei proprietari o, in caso di alloggi popolari, de i legittimi assegnatari.

Ad affermarlo è il segretario generale del Spp (Sindacato Polizia Penitenziaria) Aldo Di Giacomo per il quale se il problema del diffuso e crescente disagio abitativo, che in Italia coinvolge almeno un milione di famiglia non può certamente essere risolto come problema di ordine pubblico, è pur vero che non si possono premiare gli occupanti abusivi a scapito dei cittadini che hanno fatto sacrifici per comprare casa o sono inseriti regolarmente nelle graduatorie delle Aziende Territoriali di Edilizia Residenziale, ex Istituti Case Popolari.

Il Ministro dell’Interno Salvini ha perso l’occasione di inserire nel decreto legge sicurezza una norma che modificasse il decreto-legge n. 14/2017 (Ministro Minniti) che all’art. 14 prevede che “al fine di assicurare il concorso della Forza pubblica per l’esecuzione dei provvedimenti di sgombero, il Prefetto individui una scala di priorità che tenga conto della ‘tutela delle famiglie in situazioni di disagio economico o sociale’. Viene da sé che, ai fini dell’individuazione dei suddetti criteri di priorità, il Prefetto debba essere in possesso di tutti gli elementi di conoscenza utili, tra cui le notizie in merito all’immobile, al suo stato e agli occupanti. Se le informazioni sull’immobile possono essere agevolmente tratte dagli atti in possesso dell’Amministrazione comunale o da quelli prodotti dal proprietario, ovvero tramite verifiche ad hoc, ben diversa e di più difficile acquisizione sono le notizie riguardanti le persone presenti all’interno dello stesso stabile, imprescindibili e rilevanti per l’accertamento delle singole situazioni personali.

Di Giacomo ricorda che di recente la Cassazione si è pronunciata per la piena esecuzione dello sgombero di alloggi occupati abusivamente. Una sentenza molto chiara: “La politica di welfare per garantire il diritto ad una casa non può compiersi a spese dei privati cittadini, i quali già sostengono un non lieve carico tributario, specie sugli immobili, per alimentare, attraverso la fiscalità generale, la spesa per lo stato sociale”. Pertanto – aggiunge – è intollerabile che sia ulteriormente violato e compresso il diritto di proprietà, garantito, invece, dalla Carta di Nizza, dalla Corte di Strasburgo e dalla Costituzione.

Condividiamo – dice il segretario del Spp - la posizione di Confedilizia e ci associamo alla loro sollecitazione nei confronti del ministro Salvini di intervenire direttamente sulla normativa, in particolare sul decreto Minniti, che all’articolo 11 pone le premesse per tutte quelle attività che poi la circolare si propone di eliminare, ossia tutto quel sistema di valutazione affidato al prefetto di varie istanze degli occupanti, dell’ordine pubblico, della sicurezza dal punto di vista sanitario, che porta a ritardare fortemente l’esecuzione di un provvedimento di un giudice”.

Presto partirà dal Molise un nuovo tour con una legge di iniziativa popolare per dare un reale diritto di proprietà a chi compra o si costruisce una casa con enormi sacrifici.

Aldo Di Giacomo (Sindacato Polizia Penitenziaria)

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