Gruppi consiliari, questioni di simboli e liste
CAMPOBASSO. Il Consiglio regionale ha quindi approvato a maggioranza, con i voti contrari dei Consiglieri Greco, Fontana, Nola, Primiani, De Chirico, Manzo, Facciolla e Fanelli, la proposta avanzata dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio di interpretazione autentica del 1° comma dell’art. 16 del Regolamento interno dell’Assemblea regionale.
Dopo l’introduzione dell’argomento fatto dal Presidente della I Commissione Andrea Di Lucente, sono intervenuti per esprimere apprezzamento o contrarietà all’interpretazione autentica, con le argomentazioni del caso, i Consiglieri Fanelli, Greco, Micone, Facciolla e il Presidente della Giunta Toma.
Nello specifico con la deliberazione consiliare approvata il Consiglio interpreta il 1° comma dell’art. 16, relativo alla costituzione dei Gruppi consiliari, “nel senso che tutti i componenti del Consiglio regionale, non esclusi l’eletto Presidente della Giunta regionale ed il Consigliere
proclamato tale in quanto candidato alla carica di Presidente della Giunta primo dei non eletti, si intendono appartenere ai gruppi politici consiliari corrispondenti ai contrassegni con i quali si sono candidati e sono stati eletti”.
L’Assemblea legislativa regionale, infine, ha approvato all’unanimità una mozione, a firma dei Consiglieri Manzo, Nola, Primiano, De Chirico, Greco e Fontana avente ad oggetto “Registro tumori – Regolamento recante norme per il trattamento dei dati personali”.
Ha illustrato la proposta la prima firmataria Consigliere Patrizia Manzo, sono intervenuti nel dibattito per esprimere piena adesione all’iniziativa i Consiglieri Tedeschi, Romagnuolo A., Matteo, Nola, Greco, Facciolla e il Presidente della Regione Toma.
In particolare la mozione parte dal ricordare come la legge regionale n. 14 del 6 ottobre 2017 che istituisce i registri di patologie di rilevante interesse sanitario e di particolare complessità, ponendo le basi normative per la redazione di un Regolamento del Registro Tumori che potesse superare l’ostacolo legato al trattamento dei dati personali e al trasferimento delle informazioni contenute nelle schede di mortalità al fine di rendere operativo il Registro e procedere per l’accreditamento presso l’Associazione Nazionale dei Registri Tumori.
Lo stesso testo dell’atto di indirizzo rileva come l’art. 15 della legge regionale n. 1 del 24 gennaio 2018 stabilisca che la Regione debba emanare un regolamento in conformità al parere espresso dal Garante per la protezione dei dati personali per consentire la piena operatività del Registro tumori.
Di qui l’impegno al Presidente della Giunta contenuto nella mozione “ad emanare un regolamento sul trattamento dei dati personali in conformità allo schema tipo di regolamento predisposto dalla Conferenza delle Regione e delle Province Autonome.