Sardine: «Anche il Molise non si Lega, il 7 dicembre tutti in piazza a Campobasso»

gio 05 dicembre 2019
Flash News di La Redazione
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Pcl: «Anche il Molise non si Lega, il 7 dicembre tutti in piazza a Campobasso» ©web
Pcl: «Anche il Molise non si Lega, il 7 dicembre tutti in piazza a Campobasso» ©web

CAMPOBASSO. Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Partito Comunista dei Lavoratori-Sezione Molise:

"Condividiamo il sentimento di fondo che anima tante piazze di giovani ed è davvero importante che questa “mobilitazione delle sardine” si sia estesa anche al Molise, con la manifestazione di Campobasso del prossimo 7 dicembre.

Sentiamo anche nella nostra terra la nausea profonda per le becere e false propagande dei Salvini e delle Meloni, il loro oscurantismo medievale sui diritti civile e contro le donne, la loro vocazione antisociale, autoritaria e poliziesca, diretta contro i lavoratori creando guerre tra poveri per proteggere i potenti e i mafiosi, mentre vengono ipocritamente coperte le falsità razziste anche contro i meridionali, che sono nel dna della Lega di Salvini.

E sono sotto gli occhi delle masse molisane i disastri sociali, economici, ambientali causati dagli epigoni locali della destra leghista “sovranista” anche nel Molise, dalla sanità all’occupazione, dall’aumento di tasse indirette e balzelli che colpiscono i ceti più deboli, alla sanità, e si potrebbe continuare.

Ma l’opposizione alla destra reazionaria, se si ferma a nutrire solo un buon sentimento, rischia di perdersi se non indica una prospettiva, se non rimuove alcuni interrogativi: perché anche nel Molise questa deriva di sottocultura miserabile raccoglie attorno a sé tanto consenso? Perché lo raccoglie assai spesso nei luoghi di lavoro ed in ampi settori popolari ?

Noi pensiamo che lo raccoglie perché la classe lavoratrice è stata abbandonata a sé stessa proprio da coloro che avrebbero dovuto difenderla nella crisi più grande del dopoguerra.

Precarizzazione dilagante, privatizzazione di aziende e servizi inclusa la sanità. Tagli alla spesa sociale. Abolizione dell'articolo 18. Attacco alla istruzione pubblica. Legge Fornero sulle pensioni.Questa è stata la politica del PD (abusivamente identificato come “la sinistra” dalla comunicazione pubblica)o dei governi da questo sostenuti, a livello centrale e locale, con la copertura delle burocrazie sindacali e in più occasioni della stessa sinistra cosiddetta radicale (il PRC nei governi Prodi e nelle giunte locali di centrosinistra inclusa quella molisana).

Se la sinistra non è più riconoscibile o è identificata con le élite non è forse in ragione di questo tradimento vero e proprio? La destra, anche nel Molise, ha solo raccolto i frutti di questa semina. Il “meno peggio” ha sempre spianato la strada al peggio.

Il governo PD-M5S, nato formalmente in contrapposizione a Salvini, non sta forse conservando le peggiori misure di Salvini? Col risultato oltretutto di regalare proprio a Salvini nuovo consenso e una possibile rivincita.

Dunque, anche nel Molise tutti insieme nelle piazze, stretti come sardine, contro Salvini e la destra!

Cioè per abolire i decreti “sicurezza” e gli accordi infami con la guardia costiera libica, già di Minniti e poi di Salvini, tutte le missioni militari, la legge Fornero, il Jobs Act, tutte le leggi di precarizzazione del lavoro che hanno massacrato negli ultimi vent'anni una intera generazione per ingrassare i profitti, rivendicando la cancellazione di tutte le misure di Salvini e dunque l'opposizione al governo che le mantiene

Proprio per questo facendo la scelta di campo dalla parte del lavoro contro il capitale, quale che sia il suo governo centrale o locale.

Perché anche nel Molise si contribuisca a spostare il governo dalle lobby economiche ai lavoratori, alla lotta generale per riorganizzare la società su basi nuove da cima a fondo, rompendo una volta per tutte col capitalismo che sfrutta e inquina!

Perché né l'uomo né la natura siano ridotti a merce!"

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