«Misure di sostegno messe in atto dal Governo insufficienti e inadeguate»

sab 04 aprile 2020
Flash News di La Redazione
3min
Pasquale Sisto ©YOUTUBE
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TERMOLI. «Le misure messe in atto dal Governo per tutelare le lavoratrici, i lavoratori e i meno abbienti sono insufficienti e inadeguate: garantire subito il reddito e incentivare i lavori socialmente utili».

Lo afferma il segretario regionale di Rifondazione comunista, Pasquale Sisto.

«L’auspicabile accordo tra Governo e Abi (Associazione bancaria Italiana) e sindacati per l'anticipazione da parte del sistema bancario del pagamento della Cig e degli ammortizzatori sociali è stato sottoscritto nei giorni scorsi.

Tutto questo però non è sufficiente a garantire a tutti i lavoratori sospesi e posti in CIGO e i CIG in deroga il pagamento del relativo ammortizzatore sociale in tempi brevi,cioè nei tempi e nei modi in cui si percepisce la retribuzione mensile, entro il 15 aprile.

Come sappiamo, i grandi Gruppi industriali (pochissimi nella nostra Regione) anticipano ai lavoratori la CIGO in busta paga, normalmente nella scadenza mensile del pagamento delle retribuzioni. Ma la maggiorparte delle Imprese, che dalla metà di marzo hanno interrotto l’attività lavorativa per chiedere l’intervento della CIGO,non anticipano ai lavoratori la Cassa Integrazione, e per questo hanno chiesto il pagamento diretto ai lavoratori del sostegno al reddito, ma ciò comporta tempi lunghi di attesa che in molti casi significano per migliaia di lavoratori mancanza di liquidità.

Inoltre, sono ancora tantissimi i lavoratori che in questi giorni sono rimasti a casa, per loro le Aziende che non hanno diritto alla CIGO hanno fatto richiesta dell’ammortizzatore sociale in deroga alla Regione Molise, ammortizzatore sociale per il quale indipendentemente dalla volontà del datore di lavoro il pagamento avviene direttamente dall’INPS ma, purtroppo, per nostra esperienza, i tempi di questa trafila sono lunghissimi. Per tutti questi motivi sarebbe stato auspicabile un accordo con il sistema bancario Italiano,per anticipare ai lavoratori in tempi bervi l’ammortizzatore sociale con restituzione in seguito daparte dell’Istituto di Previdenza alle varie Banche aderenti. L’accordo fatto a Roma tra il Governo el’ABI e le parti sociali è un accordo di massima. Riteniamo che, in questi giorni drammatici, gli accordi dovrebbero essere sottoscritti localmente con i vari istituti di credito che aderiscono a tale iniziativa.Rifondazione Comunista chiede agli organi preposti di snellire la procedura (fermo restante l’obbligatorietà della consultazione sindacale) di erogazione da parte dell’INPS della cassa integrazione sia ordinaria che in deroga, affinché tutti possano percepire il dovuto alla scadenza mensile di erogazione della busta paga.

Oltre ai ritardi della procedura di cassa integrazione, ci preoccupa anche l’ordinanza n. 658 del Capo della Protezione Civile del 28.03.20,con la quale si predispone in favore dei Comuni un anticipo di trasferimenti per 400.000.000,00. Per occhi e orecchie meno attenti sembra che il Governo, tramite la Protezione Civile, abbia stanziato tale somma a favore dei Comuni per soddisfare l’esigenze de i cittadini meno abbienti che non possono fare la spesa, ossia nuove situazioni nate nell’ emergenza a cui si deve necessariamente provvedere.

Leggendo l’ordinanza del Capo della Protezione Civile ci rendiamo conto che non si tratta di ulteriori risorse, ma anticipi di risorse dovute già ai Comuni come negli anni passati. Non essendo risorse aggiuntive, non potranno, quasi certamente, soddisfare ulteriori esigenze e non potranno essere impiegate anche nei prossimi mesi. E’ necessario, quindi, inviare sui territori nuove risorse per una platea più ampia di richieste. Chiediamo, inoltre, che i criteri di distribuzione di tali risorse siano trasparenti e resi noti alla popolazione da parte dei sindaci e delle amministrazioni. In questa fase storica, in cui a causa della propaganda populista sui costi della politica, sono stati sciolti quasi tutti i presidi di democrazia, decisioni come queste vengono prese da poche persone e con criteri che non sempre riusciamo a conoscere.Sarebbe buona prassi ripristinare le commissioni per cercare di assegnare equamente le risorse arrivate in questi giorni ai Comuni.

Poiché le situazioni lavorative e sociali sono molteplici, anche le risposte devono esserlo. Tante sono le situazioni di disagio economico dovute al lavoro nero o al fermo di molte attività. C’è una emergenza legata alla mancanza di redditi e c’è bisogno di interventi a livello locale subito, a partire da ora. Rifondazione Comunista chiede innanzitutto il blocco degli affitti, un reddito di quarantena immediato e l’istituzione di un fondo regionale per istituire lavori socialmente utili, di cui c’è gran bisogno in questo periodo. I lavori socialmente utili, da prolungare nei prossimi mesi, possono essere una soluzione per un territorio piccolo e gestibile come il Molise, che risponde con il mutualismo al dramma sociale che sta raggiungendo dimensioni preoccupanti».

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