17 maggio: giornata contro l'omotransfobia

dom 17 maggio 2020
Flash News di La Redazione
2min
La consigliera di Parità Giuditta Lembo ©n.c.
La consigliera di Parità Giuditta Lembo ©n.c.

CAMPOBASSO. «Il principio d’uguaglianza e di non–discriminazione costituisce un elemento fondamentale della protezione dei diritti umani - inizia così la nota della Consigliera di Parità delle Province di Campobasso e Isernia Giuditta Lembo - è garantito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (articolo 14) ed è stato rafforzato dal Protocollo nº 12 alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà fondamentali che garantisce che nessuno possa subire discriminazioni per nessuna ragione da parte di nessuna Autorità pubblica.

La maggior parte degli Stati membri del Consiglio d’Europa ha espressamente vietato la discriminazione basata sull’orientamento sessuale nella propria legislazione anti-discriminatoria o in norme specifiche in materia di impiego, istruzione, salute, beni e servizi. Infatti - prosegue Giuditta Lembo - il principio di parità di trattamento costituisce un valore fondamentale dell'Unione europea.

La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea rappresenta il primo strumento internazionale a favore dei diritti dell'essere umano che, all'articolo 21, paragrafo 1 vieta esplicitamente la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale: "È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali".

Anche la nostra Carta Costituzionale – precisa la Consigliera Lembo - non manca di sottolineare come tutti/e abbiamo uguali diritti e opportunità e che l’Italia è un paese che riconosce pari dignità a tutte/i le/i cittadini/e. In tale contesto, in veste di Consigliera di parità, chiamata a contrastare ogni forma di discriminazione e a promuovere le pari opportunità nel lavoro e nella società, figura istituzionale di garanzia e pubblico ufficiale, ritengo indispensabile tenere alta l’attenzione rispetto a fenomeni discriminatori e vessatori ancora troppo presenti nei luoghi di lavoro e nella società, che possiamo racchiudere nell’atteggiamento omotransfobico.

In questo contesto il 17 maggio si ricorda, appunto, la "Giornata Mondiale contro l’omofobia" ovvero contro l’avversione ingiustificata ed ossessiva verso l’omosessualità e le persone transgender. Una recentissima ricerca, realizzata in 80 scuole italiane rileva che una persona su dieci pensa che l’omosessualità sia una sorta di malattia mentale, quindi da curare. Tre su dieci non vogliono neanche sedersi accanto a un/una coetaneo/a gay o lesbica. Mentre il 40 per cento è convinto che essere gay non è una scelta.

A pensarla così anche giovani, adolescenti, ragazzini dai 13 ai 19 anni. A tal proposito lo scorso 29 aprile il mio ufficio – comunica la Consigliera Lembo – ha presentato un progetto europeo contro il razzismo, la xenofobia, l’omofobia, con un importante partenariato italiano e straniero che prevede tra le tante azioni quella di sensibilizzazione e prevenzione rivolta agli studenti. Anche gli ultimi dati relativi alle discriminazioni verso gli Lgbt sui luoghi di lavoro sono preoccupanti poiché evidenziano l’aumento del 3% del mobbing sui luoghi di lavoro nei loro confronti, il dato si attesta al 15%; ciò in gran parte è dovuto alle pressochè inesistenti tutele nei loro confronti. Isolamento lavorativo, sociale e familiare, sono solo alcune delle problematiche che si trovano ad affrontare le persone LGBT.

La sofferenza e i soprusi che spesso subiscono, episodi di omotransfobia e le discriminazioni, rappresentano un problema sociale e comunitario che necessita di attenzione e risposte competenti. Ed è per questo che il 17 maggio di quest’anno, anche in questo frangente di emergenza pandemica, non possiamo esimerci dal tenere alta l’attenzione e continuare a vigilare sui territori affinchè OGNI ESSERE UMANO POSSA GODERE DEI DIRITTI COSTITUZIONALMENTE RICONOSCIUTI.

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