Frode informatica con la tecnica “smishing”: Polizia denuncia due donne

ven 03 luglio 2020
Flash News di La Redazione
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Polizia Postale e delle Comunicazioni ©TermoliOnLine
Polizia Postale e delle Comunicazioni ©TermoliOnLine

CAMPOBASSO. La Polizia Postale e delle Comunicazioni di Campobasso ha svolto una complessa attività d’indagine in merito ad una frode informatica realizzata attraverso la sofisticata procedura denominata“smishing”perfezionata da esperti malfattoridel “web”.

Tale tecnica delittuosa che negli ultimi tempi viene sempre più utilizzata dai cyber-criminali, consistenell’inviomassivo dimessaggi di testo “SMS” caratterizzati da un tono particolarmente allarmante, tale da preoccupare e destabilizzare l’ignaro cittadino, sfruttarne il momentaneo stato di vulnerabilità.

Il fine è quello di carpire dalla vittima informazioni riservate sempre più spesso custodite sui dispositivi mobili, ormai usati correntemente permemorizzare e gestire una gran quantità di dati personali, sensibili e riservati: credenziali, account, numeri di carte di credito e di conti correnti, codici di accesso al sistema operativo home banking.

L’ indagine ha avuto origine dalla segnalazione di un giovane lavoratore di Campobasso, il quale si è rivolto alla Polizia Postale dopo essersi accorto di una serie di ammanchi dal proprio conto corrente, quantificabili nella somma complessiva di circa 20.000.00 euro.Raccolti,nell’immediato i primi elementi di prova, la Squadra Investigativa del Compartimento della Polizia Postale, esperiva accurate indaginiscoprendo che il denaro in giacenza sul conto corrente del denunciante, in un brevissimo lasso temporale, era stato “dirottato” per la metà circa su conti correnti esteri per l’acquisto della valuta virtuale “bit coin” eper la restante metà su iban corrispondenti a conticorrenti italiani.

A seguito dei necessari riscontri tecnici correlati alle transazioni fraudolente registrate in danno del conto corrente, “monitorato” dai malfattori,si è giunti all’individuazione di due donne residenti in diverse località del Sud-Italia, le quali mediante l’apertura di conti correnti “ad hoc” si erano prestate alle ricezione della parte didenaro provento della frodedestinato a rimanere nel territorio.

Le due donne, immediatamente identificate dagli Agenti,sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria per il reato di concorso in frode informatica.

Sulla base di tali fenomeni delittuosi, la Polizia Postale continuerà a monitorare tutte le attività sospette connesse ai prelievi fraudolenti su carte di credito e sull’home banking, invitando tuttigli utenti ad usare la massima prudenza sul “web”, come ad esempio il non rispondere a messaggi, e-mail, linksospetti, ribadendo nell’occasione che sia gli Istituti di Credito che lePoste Italianenon richiedono mai alla clientela codici segreti o altri dati personali attraverso tali strumenti.

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