«Il calvario dei pendolari»: Bifernina lumaca e ferrovia interrotta

mar 14 luglio 2020
Flash News di La Redazione
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La stazione di Larino ©Web
La stazione di Larino ©Web

LARINO. «Il calvario dei pendolari». Si sposta dalla questione idrica e dalla sanità l’attenzione dell’associazione frentana ViviLarino, che inquadra il terzo dei problemi che assilla la comunità, quello dei trasporti.«Che il cittadino viene privato dei servizi è notizia di tutti giorni. A Larino viviamo una situazione per certi aspetti paradossale, in quanto la chiusura dello sportello dell’Agenzia delle Entrate, l’utenza del circondario è costretta ad affrontare code chilometriche nella sede di Termoli (aperta solo due giorni a settimana), il ridimensionamento del’ex Ospedale anche nei minimi servizi ambulatoriali, lo sportello Inps ancora chiuso e le preoccupanti dichiarazioni del Presidente di Molise Acque dott. Santone circa l’incremento di fornitura con acqua potabilizzata del Liscione, i pendolari Larinesi non vivono tempi migliori, i disagi sono molteplici, costretti ad affrontare dei veri e propri viaggi inverosimili. E’ di qualche giorno la notizia della necessaria riapertura del ponte dello sceriffo, che consente la fermata dei bus in sicurezza e con notevole risparmio di tempo per i tanti pendolari, che ogni giorno percorrono il ‘’Cantiere Bifernina’’.

La burocrazia e forse la colpevole incapacità amministrativa costringono gli utenti ad affrontare viaggi a dir poco terrificanti, oltre un’ora e mezzo per raggiungere il capoluogo servendosi di più mezzi. ViviLarino più volte ha dichiarato la necessità di ripristinare il confortevole servizio ferroviario che collega la costa al capoluogo, linea che interessa la dorsale a monte della Bifernina, statale 87, indispensabile alternativa, agevolando i tanti pendolari residenti in quelle zone (lavoratori e studenti) che tutti giorni si servono di tale servizio, con notevole risparmio di tempo ed utilizzando solo il treno per raggiungere Campobasso. E’ la giusta occasione per ricordare ai funzionari regionali che Rfi a breve terminerà i lavori di messa in sicurezza della tratta ferroviaria, e che se ripristinata sarà l’unica rete attiva nella Regione, purtroppo manca ancora l’accordo tra Trenitalia e Regione Molise per attivare i convogli. Cogliamo l’occasione per replicare al Comitato pro Cardarelli che se si vogliono accentrare i servizi nel capoluogo bisogna attivare eccellenti servizi di collegamento che a tutt’oggi nel Molise mancano, e che per realizzarli con efficienza è pura utopia».

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