Venafro. Imu al massimo, la denuncia di Buono (Pd): «Emendamento per abbassarla»

sab 08 agosto 2020
Flash News di La Redazione
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Stefano Buono ©PrimoPiano Molise
Stefano Buono ©PrimoPiano Molise

VENAFRO. «L’applicazione da parte del Comune di Venafro delle aliquote massime sulle imposte determina una grave situazione di disagio per le famiglie. In particolare la pressione fiscale configurata ai massimi livelli consentiti per quanto concerne l’IMU peggiora in modo massiccio la condizione economica in Città, già particolarmente stagnante. Una tassazione cosi alta sugli immobili, infatti, applicata nel contesto di un mercato immobiliare già in grande difficoltà, determinando un’ ulteriore perdita di redditività non incentiva certo l’investimento, che sia esso l’acquisto o la ristrutturazione degli stessi». È quanto scrive Stefano Buono, Consigliere Comunale Pd al comune e Presidente di Partecipazione Democratica.

«Oltretutto la deliberazione che statuisce anche per quest’anno le aliquote IMU afferma che questo livello di tassazione si rende necessario per conservare gli equilibri di bilancio e per garantire la corretta gestione ed il mantenimento dei Servizi erogati – continua il consigliere dem - Evidentemente l’Amministrazione Comunale non ha contezza di quanto prescritto nelle disposizioni contenute all’ interno dell’art. 117 del T.U.E.L. che, invece, impongono l’obbligo di assicurare l’equilibrio della gestione dei singoli servizi attraverso la definizione delle rispettive tariffe e con i criteri in esso riportati. Nonostante sia lasciata alla discrezionalità dell’Ente la facoltà di determinare le aliquote da applicare, queste per essere parametrate ai massimi livelli richiedono, come giusto contrappeso e come per ogni provvedimento amministrativo, un’adeguata motivazione nel rispetto dei criteri generali del nostro ordinamento di ragionevolezza, proporzionalità e adeguatezza. Sarebbe quindi opportuno mettere in atto un comportamento virtuoso da parte dell’Amministrazione Comunale. Fare in modo che i Servizi siano gestiti in pareggio mediante il gettito ricavato dalle rispettive “tasse” e mettere in campo una capacità di riscossione dei tanti crediti esistenti per essere nella condizione, poi, di poter abbassare il livello di imposizione, facendo pagare, in questo modo, tutti ma di meno».

«Insomma l’IMU serve certamente a garantire gli equilibri di bilancio ma non può e non deve essere certamente utilizzata per colmare l’inefficienza del Comune, soprattutto se tale inefficienza amministrativa, per le motivazioni espresse in premessa, crea condizioni di disagio rilevante per tutto il tessuto socio – economico – ha concluso Buono - Ovviamente, purtroppo , l’emendamento è stato bocciato dalla maggioranza che si mostra ancora una volta incompetente e insensibile di fronte alle gravi difficoltà delle famiglie venafrane».

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