Scarabeo contro Toma e la riforma elettorale: «Sembra un film della Warner Bros»

mer 30 settembre 2020
Flash News di La Redazione
1min
Massimiliano Scarabeo ©personale
Massimiliano Scarabeo ©personale

CAMPOBASSO. «Scemo o più scemo?». Titola così il suo ultimo post su facebook il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo mentre parla di ciò che accade nelle sedi della Regione Molise.

«La Warner Bros torna nelle sale cinematografiche con la sorpresa del 2020. Un film dal finale inaspettato che si prevede sbancherà i botteghini.
Le scene sono state girate alla Regione Molise e si basa su una storia vera.
Ricordate quando, ad aprile 2020, la maggioranza guidata da Donato Toma ha approvato la riforma della legge elettorale rendendola retroattiva pur di sbarazzarsi di consiglieri, evidentemente, scomodi?
Ricordate che all’epoca il presidente del Consiglio Salvatore Micone inviò a quei consiglieri l’invito, sostituendosi al Consiglio regionale intero, a non presentarsi in aula senza che la decisione fosse stata presa dai consiglieri regionali?
Ricordate che il governo nazionale voleva impugnare gli articoli che riguardano l’escamotage legislativo di salvare i vertici da possibili responsabilità penali per i loro comportamenti? Si chiama interpretazione autentica.
Ricordate che Toma, per non fare impugnare quegli articoli, si è assunto con il governo nazionale l’impegno di portare lui l’abrogazione in aula, cosa che ad oggi ancora non avviene?
Bene.
Visto che Toma non è la Regione Molise, è il presidente della Regione ma non può assumere impegni in nome e per conto del Consiglio che è la massima autorità di rappresentanza del Molise, ecco, visto tutto questo, mi sono tolto lo sfizio di chiedere al presidente del Consiglio di conoscere quale fosse la corrispondenza tra il rappresentante della massima assemblea e il governo nazionale sull’argomento in oggetto. La risposta? “Non esiste alcun corrispondenza tra questa presidenza e la Presidenza del Consiglio dei Ministri o altro Ministero”.
Allora se il presidente del Consiglio regionale non ha avuto alcuna corrispondenza con gli uffici che volevano impugnare la legge, se il presidente della Giunta ha assunto impegni personali (e tutti i molisani hanno avuto modo di sondare quanto valga la sua parola), la domanda mi sorge spontanea: come definireste voi chi fa squadra con il presidente della Regione assumendosi tutti i rischi penalmente rilevanti?
Il finale della trama lo scopriremo vivendolo».


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