"Due o tre considerazioni sulle sanificazioni e sulle chiusure scolastiche"

dom 22 novembre 2020
Flash News di La Redazione
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Montenero che Rinasce ©TermoliOnLine
Montenero che Rinasce ©TermoliOnLine

MONTENERO DI BISACCIA. L'opposizione di Montenero che Rinasce, con Fabio De Risio, Gianluca Monturano, Nicola Palombo e Giulia D'Antonio, scrivono alla cittadinanza "Due o tre considerazioni sulle sanificazioni e sulle chiusure scolastiche".

«Cari concittadini, oggi, con Voi, vogliamo trattare due argomenti che interessano sempre più la nostra quotidianità in tempo di pandemia. Essi riguardano la sanificazione degli edifici, dei locali pubblici e privati e le chiusure delle scuole.

Per sanificazione si intende l’insieme di operazioni ambientali, di pulizia, detersione e disinfezione delle superfici. Essa, riguarda gli ambienti pubblici, quali ad esempio quelli ospedalieri, ma può interessare anche abitazioni e strutture private.

Le procedure e le linee guida a cui si fa riferimento sono quelle dell’WHO e dell’ECDC. Queste regolamentazioni indicano che per la pulizia e per le decontaminazioni delle superfici sono sufficienti trattamenti effettuati con acqua e normali detergenti e disinfettanti chimici.

I disinfettanti indicati nelle linee guida sono l’Ipoclorito di sodio allo 0,1% e l’Etanolo al 70%, per il trattamento delle superfici che potrebbero essere danneggiate dall'Ipoclorito di sodio. I disinfettanti, ovviamente, devono essere usati sempre dopo una attenta e accurata pulizia con acqua e detergente neutro.

Sono queste le procedure che vengono effettuate anche negli Ospedali, in particolare nelle stanze dove sono stati degenti i pazienti affetti da Covid-19.

Quindi, riassumendo, per limitare il contagio basta lavare e pulire le superfici con un detergente e poi disinfettare il tutto con panni monouso in microfibra, imbevuti di Ipoclorito di sodio.

Ogni altro prodotto chimico e/o sistema di sanificazione che si vuole adottare non ha nessun supporto scientifico, ma rappresenta, per i locali pubblici, solo un ulteriore aggravio di spesa a carico dei contribuenti, in un momento di recessione come quello che stiamo vivendo.

In sintesi, per sanificare gli edifici scolastici, gli uffici comunali etc., basta adottare semplici operazioni di detersione e disinfezione, con successiva aerazione dei locali per 2 ore.

A tal riguardo, in una delle determinazioni del nostro Comune abbiamo letto esserci spese per sanificazione, effettuate con spray di ammonio quaterniano per 250 euro circa. Queste procedure sono, come detto, evitabili, in quanto onerose e inutili, non essendo supportate da dati e corredate da opportuna letteratura scientifica.

Inoltre, vogliamo segnalare che l'Ozono, se non ben manipolato, risulta essere anche tossico, soprattutto per le vie respiratorie dei bambini e delle persone fragili.

Invitiamo, pertanto, l’Amministrazione Comunale, prima di spendere ulteriori danari pubblici a documentarsi e a studiare, per bene, l’effettiva efficacia delle misure adottate. Amministrazione che non ci coinvolge in nessuna scelta, rispetto alla pandemia da Covid-19, nonostante le nostre comprovate competenze scientifiche e tecniche rivolte a più settori quali: diritto, economia, ingegneria, architettura, medicina, statistica, etc. Così facendo, si stanno di fatto escludendo dalle decisioni gli oltre 1700 cittadini che ci hanno votato non meno di 60 giorni fa.

Veniamo, ora, al secondo punto, ovvero alla chiusura delle scuole.

Alcuni giorni fa, il Capogruppo Fabio De Risio ha scritto alla Preside dell’Istituto Omnicomprensivo di Montenero, Dott.ssa Anna Ciampa, per chiederLe gentilmente delucidazioni riguardo alcune chiusure che sono state effettuate, senza tener conto dei protocolli dell'Istituto Superiore di Sanità.

A tale richiesta, ha fatto seguito una cordiale risposta che non entrava assolutamente nel merito delle questioni poste.

Tra le considerazioni ascritte nel testo che il Consigliere De Risio ha inviato alla Preside, riportiamo un passo fondamentale:

“Preso atto che la Circolare dell’Istituto Superiore di Sanità, del 21 agosto scorso, al punto 2.1.7, tratta il caso di un alunno con convivente positivo e che in tal fattispecie va in quarantena, in attesa di tampone, solo l’alunno con convivente positivo e non tutta la classe (…)”.

Rispetto a questo punto, ci teniamo a farVi notare che in alcune Regioni si chiudono le classi e i bambini restano a casa soltanto nel caso in cui ci siano due positivi all’interno della stessa classe.

Come mai, invece, a Montenero intere classi sono tenute a casa senza neanche un caso positivo? Perché dal Comune puntualmente chiudono interi plessi scolastici per sanificare? Queste operazioni, come sopra descritto, non corrette nelle modalità scientifiche, non possono essere eseguite di pomeriggio? Se invece dal Comune stanno seguendo protocolli scientifici specifici, che non sono di nostra conoscenza, perché il Sindaco non li rende noti, operando in assoluta trasparenza?

Nel nostro Comune vengono effettuati i tamponi, dopo che viene rilevato un caso di positività all’interno di un nucleo familiare o per un contatto diretto, senza aspettare il termine di 10 giorni (da protocollo) dalla positività rilevata. Come mai tali discrepanze temporali?

È di poche ore fa l'ultima ORDINANZA, firmata dal Sindaco Contucci, che dispone la chiusura delle Scuole. Questa volta addirittura sine die, a tempo indeterminato, per un solo caso, riguardante un’accompagnatrice di scuolabus, che non è dato ancora sapere se fosse in servizio o in isolamento domiciliare, in attesa del risultato del suo tampone.

Rispetto a ciò, ci chiediamo e Vi chiediamo se non sarebbe stato più giusto e corretto tenere a casa solo i bambini accompagnati nello scuolabus, fino all’esecuzione dei loro tamponi, lasciando aperte le scuole?

Se la decisione del Sindaco fosse corretta nel merito, non vogliamo neanche immaginare il disastro sociale che scaturirebbe, nel nostro Comune, se a risultare positivo fosse un lavoratore che vive a contatto con il pubblico!

Secondo la pratica amministrativa messa in campo fin qui dall’Amministrazione Contucci concernente le scuole, tutte le centinaia di clienti che questi lavoratori servono ogni singolo giorno, andrebbero, con specifica ordinanza, tenute in casa fino ai risultati dei loro tamponi molecolari?

È chiaro che su questa tematica c’è ancora troppa approssimazione e superficialità; elementi, questi, che determinano una gestione dell’emergenza imprecisa, che manda in confusione i cittadini e rischia di alimentare comportamenti scorretti e polemiche, che in queste situazioni di emergenza andrebbero evitate.

In conclusione, vogliamo suggerire ai nostri Amministratori di maggioranza, in attesa che venga fissata con celerità la data, entro il termine regolamentare di 20 giorni (che scadono il giorno 02 dicembre 2020), del Consiglio Comunale, nel quale saranno discusse le nostre proposte sulla gestione Covid-19, che se davvero vogliono prevenire le problematiche derivanti dalla pandemia e se hanno la reale intenzione di distinguersi per capacità di azione, devono applicare i protocolli sanitari esistenti e non interpretare le regole a loro piacimento.

Le chiusure preventive vanno, infatti, effettuate quando vi è l’assoluta ed esclusiva necessità di farlo, seguendo ovviamente i principi di adeguatezza e proporzionalità delle misure che devono essere varate e adottate.

A tal proposito, occorre ricordare che ogni qual volta si chiudono le scuole si sta creando un forte disagio alle famiglie e soprattutto ai bambini e ai ragazzi.

Se proprio i membri della maggioranza vogliono essere zelanti, visti i rapporti diretti che essi hanno con i membri della Giunta Regionale guidata da TOMA e con i vertici Asrem, in brevissimi tempi, potrebbero predisporre un presidio diretto di screening sul territorio di Montenero, come stanno facendo lodevolmente, in questi giorni altre regioni, in primis il Trentino Alto Adige.

Un luogo fisico, situato magari presso il nostro Poliambulatorio (che potrebbe riprendere vigore), dove effettuare tamponi rapidi, per chiunque ne avesse bisogno.

Vi lasciamo con l’auspicio che i nostri Amministratori locali si impegnino seriamente per difendere la Sanità pubblica e i nosocomi regionali tuttora inspiegabilmente chiusi, a partire da quello di Larino.

Su quest’ultimo punto, ci auguriamo che il Sindaco di Montenero intenda assumere, sin da ora, un impegno formale dinanzi alla cittadinanza e che si interessi al tema della difesa dei presidi ospedalieri e della Sanità pubblica di qualità».

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