Discarica a fuoco, alte concentrazioni di benzene, in assemblea assenti le istituzioni regionali

confronto mer 23 ottobre 2019
Flash News di Antonia Schiavarelli
2min
Discarica a fuoco, alte concentrazioni di benzene, in assemblea assenti le istituzioni regionali ©SanSalvoWeb
Discarica a fuoco, alte concentrazioni di benzene, in assemblea assenti le istituzioni regionali ©SanSalvoWeb

CUPELLO. A poche ore dall'incendio che ha coinvolto la terza discarica di Valle Cena gestita dalla Cupello Ambiente, il Comitato per la difesa del territorio Vastese si è riunito nella sala consiliare del comune di Cupello per confrontarsi con quanti sono preoccupati per le condizioni in cui versa il Civeta e Valle Cena.

Augusto De Sanctis che con la sua denuncia ha dato il via all'indagine che ha condotto la Procura di Vasto al sequestro della terza vasca nel marzo scorso, ha condotto l'incontro, aprendo con l'annuncio di una vittoria, quella del no definitivo del Comitato Via alla realizzazione di una nuova discarica a Valle Cena, progetto presentato proprio dalla Cupello Ambiente. Antonio D'Angió, Giulia Antenucci, hanno tessuto il racconto di una lotta condotta in difesa di un territorio e dei suoi cittadini, per la trasparenza di quanto avviene nella discarica di Valle Cena, che purtroppo continua a creare condizioni ambientali pericolose per l'intera comunità.

Sono stati infatti resi noti i primi dati rilevati dall'Arta dell'aria. Nel rilevamento istantaneo sono stati rilevati derivati da idrocarburi, il dato più preoccupante è quello del Benzene all'interno del perimetro della discarica con 236 microgrammi per metro cubo, si consideri che il limite massimo annuo è di 5 microgrammi per metro cubo.

Decine i cittadini presenti in sala, con amministratori e sindaci di Monteodorisio, Furci, Gissi, Palmoli, Liscia, Tufillo, San Buono, Cupello, Lentella, Scerni, Pollutri, Vasto, il consigliere regionale Pietro Smargiassi, il presidente di Legambiente Giuseppe Di Marco, presente per San Salvo la sola consigliera Marica Bolognese.

Un confronto che ha condotto che ha posto molte domande sul futuro del Consorzio Civeta, un polo nato per la gestione completa dei rifiuti, in cui sono pochi i sindaci ancora a credere nella sua utilità. Vasto, San Salvo, due tra i comuni più grandi soci promotori del Consorzio, da diversi anni hanno deciso di convogliare i loro rifiuti più ricchi, per intenderci quelli che creano un guadagno, in un sito privato, da alcuni mesi sono decine i comuni che hanno deciso di affidarsi a nuovi poli, come la Ecolan in val di Sangro. I soli rimasti a credere nel Consorzio nato nel 1998, sono rimasti i comuni di Lentella , San buono, Roccaspinalveti, Schiavi, Fresagrandinaria e Liscia.

La conseguenza di queste azioni, è che le risorse per poter sostenere l'impianto sono state cercate nell'aumento dei rifiuti e nel cercare appoggio nei privati per la realizzazione di una terza vasca di discarica, da qui la gestione della discarica alla Cupello Ambiente.

Cosa accadrà nel prossimo futuro? Lo deciderà l'Agir il nuovo organismo prodotto con legge regionale di cui fa parte il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca. Il futuro del Civeta potrà essere quello di un polo utilizzato per il solo smistamento dei rifiuti che verranno poi condotti altrove con il conseguente costo per le tasche dei contribuenti, o quello di una rinascita (potremo dire letteralmente dalle ceneri).

La prossima lotta del Comitato, dopo aver bloccato il progetto di una nuova discarica della Cupello Ambiente, sarà quella di bloccare il progetto per una discarica di rifiuti speciali a Furci.

Assenti ieri sera nel confronto con i cittadini in un momento così grave, seppur invitati, l'assessore all'Ambiente, Nicola Campitelli, il presidente della Seconda Commissione consiliare (Ambiente, Territorio e Infrastrutture), Manuele Marcovecchio, il commissario del consorzio intercomunale Civeta, Valerio De Vincentiis, che terranno questa mattina a 70 chilometri di distanza dai luoghi dell'incendio, una conferenza stampa che avrà quale tema "Conseguenze dell'incendio divampato lo scorso 20 ottobre nell'impianto consortile di Valle Cena a Cupello".


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