«I motori Mild Hybrid rendono centrale lo stabilimento di Termoli nel gruppo Stellantis»

Fusi ven 15 gennaio 2021
Lavoro ed Economia di La Redazione
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Fca a Termoli ©TermoliOnLine
Fca a Termoli ©TermoliOnLine

TERMOLI. Dopo Fim-Cisl, Uilm e Fiom, è toccato alla Fismic-Confsal analizzare gli effetti e le prospettive della fusione di Fca e Psa nel nuovo gruppo Stellantis. Per il segretario generale Roberto Di Maulo, fine conoscitore dell’intero parco stabilimenti italiani, compresi Termoli e Sevel, si tratta di una straordinaria opportunità, ben presidiata da una governance in cui l’Italia gioca un ruolo di primo piano.

Si è riunita la segreteria del coordinamento nazionale Fismic Confsal che ha espresso un giudizio molto positivo sulla costituzione del nuovo gruppo Stellantis nato dalla fusione alla pari tra Fca e Psa. Nel mese di dicembre infatti ci sono stati numerosi incontri con il dott. Pietro Gorlier, responsabile dell’area Emea che ha sostanzialmente ribadito che gli investimenti del piano industriale (oltre 5 miliardi) sono stati tutti autorizzati e in corso di attuazione.

I nuovi modelli previsti dal piano (500BEV, Tonale, Grecale, Jeep Compass, etc.) sono tutti in cantiere, è previsto il rilancio del marchio Maserati e si sta rapidamente recuperando il ritardo dovuto alla pandemia.«Torino – spiega Di Maulo, segretario generale Fismic Confsal - si è candidata autorevolmente a rivestire il ruolo di R&D e progettazione del passaggio all’elettrico. Tutti i modelli compiranno rapidamente il salto tecnologico, e la piattaforma Giorgio è candidata ad allestire tutti i futuri modelli di gamma alta di Stellantis. Inoltre, il ruolo del presidente John Elkann è un ruolo operativo che affianca quello di Carlos Tavares.

“Infine abbiamo avuto la rassicurazione che tutte le fasi di produzione, progettazione, ingegneria e componentistica oggi allocate in Italia saranno nel futuro sotto la governance nazionale. Per quanto riguardo lo stabilimento di Termoli è intervenuto il segretario Mercogliano, sottolineando l’importanza dell’assegnazione dei motori Mild Hybrid e, per quanto riguarda l’ingegnerizzazione del motore elettrico chissà non possa riservarci qualche ulteriore buona sorpresa. Tutti questi elementi – conclude Di Maulo – fanno ritenere che i numerosi gridi di allarme dei soliti catastrofisti che vedono la fine dell’Automotive in Italia sono privi di alcun fondamento. Stellantis nasce con una profonda impronta data dal settore Automotive nazionale e, l’alto tasso di innovazione che ha la nostra industria del settore, compresa la componentistica, non potrà che ricevere dei benefici dalla costituzione del quarto produttore di auto nel mondo».

Nei prossimi giorni la Fismic Confsal chiederà un incontro per il tramite del dottor de Biasi responsabile HR Fca, alla dott.ssa Fiona Cicconi componente del cda Stellantis, per concertare insieme i prossimi passi del sindacato per continuare il monitoraggio delle prime fasi del nuovo gruppo Stellantis che da lunedì inizierà a essere quotato in borsa.

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