Parte il confronto con Stellantis, «Mai più decisioni unilaterali sugli stabilimenti italiani»

Metalmeccanici ven 16 aprile 2021
Lavoro ed Economia di La Redazione
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Incontro Stellantis ©Termolionline
Incontro Stellantis ©Termolionline

TERMOLI. C’era grande attesa per il confronto odierno tra parti sociali e Stellantis. Con l’incontro tenutosi a Torino si è avviato fra il sindacato italiano e il nuovo management di Stellantis un confronto che proseguirà nei prossimi mesi, a partire dalla fine di maggio.

«La richiesta sindacale è stata, per tutte le realtà italiane ed in particolare dalle preoccupazioni su Melfi, di cessare la gestione unilaterale a cui stiamo assistendo in queste settimane, di scongiurare il ridimensionamento delle capacità produttive o operazioni che producano impatti occupazionali inaccettabili anche nell’indotto. Piuttosto chiediamo un confronto sul piano industriale in vigore e sulle nuove strategie vista la situazione difficile di tutto il settore.

Lo stesso confronto costante dovrà tenersi sui luoghi di lavoro, affinché i recuperi sui costi non abbiano impatti negativi sui lavoratori.

La Direzione aziendale ci ha ribadito che è in corso la realizzazione del piano industriale presentato due anni fa e ha manifestato la volontà di condividere il nuovo piano man mano che prenderà forma. Ha inoltre affermato di non avere intenzione di ridurre la capacità produttiva in tutto il Paese ed a Melfi ma piuttosto immagina azioni finalizzate a fronteggiare il forte calo della domanda di mercato. Tuttavia non ha fugato tutti i nostri dubbi e timori, che approfondiremo nei prossimi confronti sia a livello locale sia nazionale.

Come sindacato proseguiremo il confronto e nel frattempo chiediamo un dialogo trasparente e costante negli stabilimenti e saremo impegnati nei prossimi giorni a informare le lavoratrici ed i lavoratori.

Infine chiediamo al Governo di convocare un tavolo di settore capace di supportare l’industria automotive nelle profonde trasformazioni in atto per competere con le altre potenze industriali, che si stanno attrezzando per vincere la concorrenza internazionale e per garantire l’occupazione».

Una posizione espressa da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm, Uglm, Fismic e Aqcf.

 

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