«Il lavoro non si tocca! Due ore di sciopero in tutte le aziende metalmeccaniche»

La protesta sab 17 luglio 2021
Lavoro ed Economia di La Redazione
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Lo sciopero dei metalmeccanici ©TermoliOnLine
Lo sciopero dei metalmeccanici ©TermoliOnLine

ROMA. Aziende che rinunciano alla cassa integrazione e licenziano, chiudendo interi siti produttivi, preferendo delocalizzare. Il risveglio occupazionale dopo lo sblocco dei licenziamenti è stato un pugno nello stomaco e allora le sigle sindacali, che ne avevano chiesto la proroga, del blocco s'intende, scendono in campo annunciando due ore di sciopero in tutti i siti metalmeccanici, iniziativa dei confederali di settore, Cgil, Cisl e Uil, con Fiom-Fim-Uilm.

Protesta che coinvolgerà anche la galassia Stellantis, manca una data unica, ma l'indicazione è di astenersi dal lavoro entro il mese di luglio. 

«Dopo lo sblocco dei licenziamenti voluto dal governo Draghi e dalla Confindustria nei giorni scorsi alcune aziende e multinazionali (Gkn, Whirlpool, Gianetti Ruote e altre ancora) hanno avviato le procedure per il licenziamento di centinaia e centinaia di lavoratori. Si tratta di decisioni inaccettabili, che colpiscono l’insieme del mondo del lavoro, che vanno contrastate con fermezza da tutti i metalmeccanici per difendere l’occupazione, il reddito dei lavoratori, impedire la riduzione della capacità industriale del paese, evitare che altre aziende seguano questi negativi esempi e rivendicare allo stesso tempo investimenti e politiche industriali in tutto il territorio nazionale. Le ingenti risorse pubbliche messe a disposizione dalla comunità europea sul Pnrr vanno utilizzate per innovare il sistema produttivo del paese, realizzare la transizione ecologica e digitale, dare soluzioni alle tante crisi aperte, creare nuova e stabile occupazione.

Per fare questo, per accompagnare questo processo, occorre riformare gli ammortizzatori sociali, renderli universali, ma anche vincolare le ingenti risorse pubbliche destinate alle imprese a precisi vincoli sociali a partire dalla difesa dell’occupazione, al superamento della precarietà lavorativa, alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Per tutte queste ragioni occorre mobilitarsi e chiedere al Governo di intervenire presso la Confindustria per bloccare i licenziamenti, rispettare l’avviso comune sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali sottoscritto con Cgil Cisl e Uil, dare soluzioni alle crisi aperte, aprire con il sindacato tavoli di confronto nei principali settori industriali a partire dall’automotive, dalla siderurgia, dall’elettrodomestico. Le due ore di sciopero vanno effettuate con assemblee in tutti i luoghi di lavoro a partire da lunedì 19 luglio prossimo e fino a fine mese».

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