Gigafactory, esodi volontari da Fca e grana Sevel: Fim-Cisl in conclave
TERMOLI. Preoccupazione nel mondo sindacale metalmeccanico, l’annuncio della Gigafactory non risolve criticità presenti allo stabilimento di Termoli e soprattutto ora a tinte fosche appare il futuro occupazionale dei precari alla Sevel. A discuterne giovedì mattina, all’hotel Europa, è stato il direttivo della Fim-Cisl, alla presenza del segretario interregionale Domenico Bologna.
Per Riccardo Mascolo, segretario regionale molisano, «Riteniamo quella della Gigafctory una buona notizia in quanto apre uno spiraglio per il futuro del Plant molisano. Altro importante argomento di discussione è stato l’accordo sottoscritto con l’azienda che riguarda le agevolazioni per le uscite volontarie dei lavoratori che hanno i requisiti per allacciarsi alla pensione. Come Fim però siamo preoccupati che tale iniziativa se da una parte agevola i lavoratori più anziani dall’altra provoca uno svuotamento dello stabilimento in assenza di valido ricambio generazionale
Con la presenza del segretario generale della Fim Abruzzo e Molise Domenico Bologna si è parlato dell’apertura della procedura di raffreddamento in Sevel riguarda alla mancata riconferma dei lavoratori con contratto di somministrazione in scadenza a settembre, altra tegola che colpisce l’occupazione nei nostri territori. Sollecitiamo la direzione Stellantis a ripensare a nuovi modelli per affrontare le sfide future che ci aspettano per la transizione ecologica (motori elettrici). Riteniamo in questi momenti delicati la necessità di confronti collegiali per poter meglio affrontare le sfide del futuro».