Si apre il dibattito sul futuro dell'automotive, al centro la Gigafactory a Termoli

Elettrizzante mer 04 agosto 2021
Lavoro ed Economia di La Redazione
4min
Fca a Termoli ©TermoliOnLine
Fca a Termoli ©TermoliOnLine

TERMOLI. Il segretario nazionale della Fim-Cisl Ferdinando Uliano, fine conoscitore delle realtà di Termoli e Sevel, ospite ieri mattina a Rai News 24, nel giorno in cui è uscito un approfondimento sul Sole 24 Ore incentrato anche sulla Gigafactory di Termoli. «E’ certamente importante la spinta verso l’elettrico nei prossimi 24 mesi con il lancio di 21 veicoli elettrici e ibridi annunciata oggi da Ceo Carlos Tavares durante la presentazione dei dati semestrali, ma è altrettanto necessario avere risposte concrete sulle prospettive future per gli oltre 7.000 lavoratori in Italia del Gruppo che operano sui motori tradizionali, a cui bisogna aggiungerne altrettanti nella componentistica dell’indotto.

L’arco temporale che abbiamo di fronte è molto stretto, servono risposte che rassicurino nel breve periodo, sia i lavoratori, che il Paese. Gli obiettivi annunciati entro il 2030 da Stellantis nell’Electrification Day guardano a un obiettivo del 70% di elettrico nelle produzioni per Europa e il 40% delle produzioni per gli USA. Obiettivi quest’ultimi, che diventano ancor più stringenti  con le direttive “Fit For 55” annunciate dall’Europa: stop alle produzioni di motori a benzina e diesel entro il 2035.

Un arco di tempo molto stretto che espone tutto il settore a preoccupanti ripercussioni sul piano  occupazionale, in particolare per le fabbriche di motori e cambi presenti in Italia, a cui si aggiungono poi tutte le imprese della componentistica dell’indotto e della manutenzione.

Come Fim-Cisl riteniamo non si possa attendere ulteriore tempo senza sapere quale scelte Stellantis vuole intraprendere su questo versante. Le pressioni degli ultimi mesi che abbiamo attuato verso il Governo e verso Stellantis, hanno consentito di definire un impegno preciso sulla costruzione della terza Gigafactory del gruppo in Italia, vincendo la competizione di altri paesi. Questo ci ha consentito di mettere in sicurezza per il futuro la fabbrica di motori di Termoli, con i suoi 2400 lavoratori.

Già da settembre, per noi è fondamentale aprire un confronto a 360° sul tema delle “motorizzazioni” con i vertici di Stellantis Europa e con il Ministero dello Sviluppo Economico. Dobbiamo costruire le garanzie necessarie per governare questo processo, che vedrà una erosione nei volumi sui motori endotermici, definendo quali sono gli interventi di “reindustrializzazione”, sia sul fronte della componentistica elettrica che ruoterà intorno alle nuove motorizzazioni, ma anche al tema dei semiconduttori. Quale strategie il gruppo vuole attuare per spostare la catena delle forniture nel nostro Paese ed evitare i fermi di produzioni che hanno inciso pesantemente su lavoratori e azienda. Anche la nuova componentistica che la guida autonoma e la rivoluzione digitale sta portando dentro le future autovetture, sono ambiti che possono essere oggetto di un processo di reindustrializzazione su cui costruire soluzioni positive. Ci sono poi aspetti di cambiamento delle competenze professionali che dovranno investire i lavoratori sia negli ambiti della ricerca, della progettazione ma anche della fabbricazione. Ci aspettiamo che anche le istituzioni, da quelle locali a quelle nazionali, facciano fronte comune con le organizzazioni sindacali per accompagnare e mettere sotto tutela sociale ed economica queste importanti realtà industriali del nostro territorio, a partire da come orientiamo i fondi del PNRR.

Gli importanti risultati finanziari e i risparmi ottenuti nelle sinergie sono stati raggiunti grazie al contributo dei lavoratori, oggi Carlos Tavares lo ha riconosciuto e queste risorse per la Fim-Cisl, devono essere orientate a governare il cambiamento mettendo in sicurezza le fabbriche e l’occupazione».

LA SCHEDA

Termoli,  Motori e Cambi: Occupa attualmente n.2400 lavoratori: Vengono prodotti i motori a Benzina e Cambi. Motori Fire 8V e 16V, il 2.0 T4 e il 2.9 V6.  Produzione del cambio C520 e C546.

E’ attesa la produzione del motore GSE, attualmente prodotto solo a Bielsko-Biala in Polonia. La produzione del motore GSE inizialmente prevista nel mese di aprile 2021, è stata spostata nell’ultimo quadrimestre 2021. Un ritardo che ha impattato negativamente sullo stabilimento con un ulteriore uso degli ammortizzatori sociali. La produzione del motori benzina GSE è importante in quanto è una versione a benzina che può motorizzare le autovetture ibride e quindi avere una crescita in termini di volumi nel prossimi anni.

A seguito delle pressioni messe in campo dalla Fim-Cisl  e dalle altre organizzazioni sindacali, insieme al Governo Italiano, Il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha ufficializzato che la terza Gigafactory, dopo Francia e Germania, verrà fatta a Termoli. Sono state pertanto individuate concretamente le prospettive future dello stabilimento molisano.  Il forte investimento per la produzione di batterie nel nostro Paese è previsto nel 2025. Fino a quella data le attività di Termoli dovranno reggersi, oltre che sulle produzioni di Cambi, sulle produzioni di motori a benzina, in particolare quelli che potranno accompagnare le versioni ibride. Utilizzo di ammortizzatori sociali 1° semestre 2021.

Da inizio anno mediamente 200 sono in Cig sui motori. Mentre sui cambi le 400 persone impiegate hanno lavorato 4 mesi su 6.

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