Anche la Cina a caccia di petrolio nell'Adriatico

Barili gialli lun 24 settembre 2018
Lavoro ed Economia di Claudio de Luca
2min
Il Mare Adriatico ©viaggi-pesca.it
Il Mare Adriatico ©viaggi-pesca.it

TERMOLI. Sotto l'Adriatico vi sarebbero riserve per 53 miliardi di metri cubi di gas. Ed i Cinesi vogliono metterci le mani, avendo fiutato un ‘business’ assai rilevante. E forse lo cercheranno e lo estrarranno persino di fronte alle coste abruzzesi e molisane. Ma non solo, perché stimano di dovere sfruttare anche i giacimenti segnalati sotto il livello marino tra Sardegna e Toscana, mar Tirreno, Campania, Calabria e Veneto. Insomma l'Italia è grande e vi sono riserve che la Penisola non sa di avere. Per la ‘Federpetroli’, invece, il mare di idrocarburi che sta sotto l'Adriatico potrebbe soddisfare addirittura la metà della domanda interna italiana e lo Stivale potrebbe diventare una potenza energetica. Per i fautori dell' ‘offshore’ si tratta di un'opportunità da cogliere al volo perché porterebbe investimenti milionari e centinaia di posti di lavoro. Dal loro canto i ‘No-Triv’ pensano che sarebbe una provocazione. E così un tentativo di bloccare le perforazioni è già avvenuto con alcuni ricorsi al Tribunale amministrativo che, però, ha dato torto ai contestatori, sentenziando che solo il Governo può concedere (o meno) le autorizzazioni sulla base di un Piano nazionale; e non le Regioni. Di parere opposto, e favorevole alle sentenze, è la Cisl:”Opporsi alla ricerca degli idrocarburi (di cui siamo importatori per il 90%), anche in aree marine a distanza dalla costa di 12 miglia, pari a 22 km circa, significa arrecarsi del male contro ogni buon senso”.

Ed ecco che ora arrivano i Cinesi e l'Adriatico sembra essere diventato un enorme pozzo di gas. Sulla loro scia hanno chiesto concessioni anche gli Australiani e gli Inglesi. La nuova tecnologia dell' ‘offshore’ è stata perfezionata. Il fondo marino viene fotografato in 3D per individuare, al computer, dove si trovi il gas e qual possa essere il punto più conveniente da cui incominciare l'estrazione. Ma i 42 parlamentari e consiglieri regionali pugliesi pentastellati ritengono:«Questa follia va fermata. Siamo contrari alle trivellazioni, sia a mare sia a terra. Si tratta di un vero assalto ai mari, e solo per qualche sporco barile di petrolio o per qualche metro cubo di gas del tutto che riuscirebbe del tutto ininfluente sul consumo del nostro paese». Alla luce di tali polemiche c’è da chiedersi: in Italia si può ancora produrre energia? Di quanto saliranno ancora quei 600 miliardi di progetti bloccati dai tanti Comitati del ‘no’? E questo nonostante gli studi effettuati da Università e Istituti scientifici abbiano sottolineato che il 60% dell'inquinamento deriva da scarichi civili e industriali e per il 40% dal traffico navale, Sarebbe, dunque, insignificante è l'apporto dell'attività estrattiva (minore dello 0,1%) al cattivo stato dei mari. Se diventassimo meno dipendenti dall'‘import’ di gas, certamente risparmieremmo più denaro, favoriremmo l'occupazione e potremmo quasi definirci un paese normale.

Intanto, a Ravenna, nel Palazzo che ospitava gli uffici di Raoul Gardini. si sono insediati gli uffici della ‘China Merchants Group’, con i suoi primi 24 ingegneri. Il numero appare significativo perché sembra precisare le intenzioni agguerrite del ‘moloch’ asiatico. A inaugurarlo è venuto il suo direttore, Simple Hu, che ha sentenziato:«Questo italiano è il nostro primo centro di ricerca e ingegneria navale ‘off shore’ aperto oltre i confini cinesi. Questa volta puntiamo sull'Italia e siamo convinti di potere vincere la scommessa». “Arrivano i cinesi, arrivano nuotando …”, cantava Bruno Lauzi negli Anno ’60. Petrolio locale, ma anche spiagge, si trovano nel loro mirino.

Claudio de Luca

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione