«Abbassare il costo del lavoro a tempo indeterminato»

La crociata Uil gio 11 ottobre 2018
Lavoro ed Economia di La Redazione
2min
L'incontro Uil all'Alberghiero ©Termolionline.it
L'incontro Uil all'Alberghiero ©Termolionline.it

TERMOLI. Ranghi dirigenziali della Uil Molise radunati ieri pomeriggio nell’aula magna dell’istituto Alberghiero di Termoli.

L’occasione era dettata dal confronto sul cosiddetto Decreto Dignità, verso cui è stata approntata una nuova piattaforma programmatica, illustrata a delegati e Rsu. Ricevuti dalla dirigente scolastica Maricetta Chimisso, che ha invitato il sindacato a momento di confronto con gli studenti nelle settimane a venire, la Uil, per voce della segretaria molisana Tecla Boccardo ha lanciato una proposta innovativa, quella di far costa meno il lavoro a tempo indeterminato rispetto a quello a termine. Una risposta concava alla convessità del precariato. Questa la prima vera idea che ieri è stata veicolata all’opinione pubblica, alla presenza della neo segretaria confederale Ivana Veronese, da un mese in questo incarico e slide alla mano, da Antonella Pirastu, del servizio nazionale Uil sulle Politiche attive e passive. Presenti tutti i segretari di federazione che rappresentano i vari settori.

Ma non si è parlato solo del Decreto Dignità. Spazio alle tematiche regionali e alla manovra economica che sta prendendo corpo col Governo giallo-verde. La Veronese evidenzia come si stia lavorando unitariamente per fare una piattaforma del sindacato, per il Def e anche per la legge di bilancio. «Riteniamo che alcune cose debbano essere introdotte, soprattutto per quello che riguarda lo sviluppo del paese, infrastrutture, lavoro, giovani e donne. Una serie di temi che vogliamo scrivere ma anche condividere in assemblee comunitarie in tutta Italia, per poi presentarlo al governo come richieste delle organizzazioni sindacali. Il decreto dignità non ha avuto il confronto con le organizzazioni sindacali, e quindi, stiamo cercando di evidenziare al governo delle criticità perché c’è il rischio che, questa volontà positiva di ridurre il precariato, si trasformi in un cambio ogni 24 mesi di persone a contratto a termine. Tra l'altro, il rischio è che le persone con contratto a termine vengano trasformate in partita Iva.

Non bisogna trovare vie di fuga, non bisogna portare le persone da un precariato a un altro. Noi siamo sempre stati contro l’austerità perché, l’austerità fa resistere un paese ma non porta sviluppo, noi vediamo le cose in modo neutrale. Quello che hanno scritto sul Def non è ancora chiaro, quindi, noi puntiamo a un documento sulla legge finanziaria. La preoccupazione ce l'abbiano anche noi, sull'innalzamento dello spread, su come i mercati leggono il provvedimento. Manca una parte fondamentale sullo sviluppo, che dia respiro da una parte e che tolga pezzo pezza la riforma Fornero che ha creato serie difficoltà. Ci deve essere un equilibrio per rilanciare il nostro paese altrimenti saranno ancora i giovani a pagarne le conseguenze».

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