Porto di Termoli, si apre il dialogo tra Regione e operatori
TERMOLI. In attesa che il nuovo piano regolatore del Porto divenga definitivo e mancano ancora passaggi di carattere istituzionale importante, come l’approvazione a Palazzo D’Aimmo, Regione e operatori si trovano a dover definire la vicenda delle concessioni demaniali marittime. Con delibera di giunta di appena 4 giorni fa sono state approvate modifiche alle disposizioni relative alle procedure per il rilascio dei titoli concessori attraverso la disciplina transitoria nelle more dell’attuazione delle procedure ad evidenzia pubblica.
Al fine di consentire l’espletamento della procedura ad evidenza pubblica per il rinnovo delle concessioni demaniali nell’ambito del porto regionale di Termoli, in adesione agli aggiornamenti normativi conseguenti alla direttiva comunitaria 2006/123/Ce, la Regione Molise ha approvato dapprima la deliberazione di Giunta regionale n. 720 del 22.12.2015 con la quale sono state dettate le disposizioni per l’utilizzo delle aree portuali nelle more della attuazione del piano regolatore portuale e, successivamente, la deliberazione di Giunta regionale n. 154 dell’11.04.2016 con la quale ha provveduto ad approvare le linee guida per la gestione e l’uso delle aree portuali, nonché a definire a criteri operativi di gestione della fase transitoria, richiamando ed integrando la precedente Delibera n. 720 del 22.12.2015.
Con la Deliberazione di Giunta regionale n. 398 del 30.10.2017 sono state impartite le disposizioni in merito ai procedimenti di rinnovo delle concessioni demaniali marittime in ambito portuale ed individuati i criteri operativi ai fini della tipizzazione dei bandi e dei disciplinari di gara e delle successive operazioni connesse.
La deliberazione di Giunta regionale n. 720 del 22.12.2015 e la delibera n. 398 del 30.10.2017 sono state tuttavia impugnate con distinti ricorsi innanzi al Tar Molise. L’associazione Assoporto Termoli, con nota del 27.12.2017 di cui al protocollo n. 148675, dopo aver impugnato la delibera n. 398 del 30.10.2017, ha formalizzato all’Amministrazione ulteriori osservazioni critiche, sempre con riguardo alla medesima delibera, inerenti: a) criteri di classificazione delle concessioni, b) mancata differenziazione della durata della concessione; c) presunto contrasto con le procedure di cui al Dpr n. 509/97; d) assenza di indicazioni circa la rimozione delle opere a cura del concessionario uscente; e) insufficiente precisazione dei requisiti oggettivi dei concorrenti e garanzie sugli investimenti proposti.
A seguito delle osservazioni critiche e dopo aver instaurato un tavolo di confronto con l’associazione, l’Amministrazione Regionale ha provveduto ad approvare la delibera di Giunta n. 194 del 3.04.2018, rubricata “Porto regionale di Termoli. Disposizioni per l’utilizzo delle aree portuali. Rettifica DGR n. 398/2017. Modifiche ed integrazioni”, con la quale si deliberava, tra l’altro, a) il parziale annullamento della DGR n. 398 del 30.10.2017, rimandando a un successivo provvedimento le disposizioni per il definitivo superamento delle criticità emerse, nonché l’avvio delle procedure previste all’ art. 49 del codice della navigazione. Va rilevato altresì che, in immediata successione temporale rispetto alla delibera in questione, è maturata la scadenza del mandato elettorale, cui è conseguita l’impossibilità di dare prosieguo ed attuazione alle previsioni tutte in esso programmate.
La giunta Toma, pertanto, ha ritenuto necessario stabilire, in un lasso di tempo sufficiente, l’apertura di un tavolo consultivo ed interlocutorio con le rappresentanze tutte degli operatori portuali ed associazioni di categoria, al fine di superare celermente e in maniera definitiva le criticità emerse relativamente alle delibere n. 720 del 22.12.2015 e della delibera n. 398 del 30.10.2017, con conseguente estinzione dei giudizi impugnatori ancora pendenti.
Nelle more dell’espletamento di tale procedura consultiva aperta alle rappresentanze portuali, in applicazione dei principi giuridici generali vigenti nell’ordinamento, anche la revisione e il riordino della materia del rinnovo delle concessioni demaniali in ambito portuale deve avvenire nel rispetto del principio inderogabile della certezza delle situazioni giuridiche in atto, seppur in armonizzazione con le direttive comunitarie per come attuate dal legislatore nazionale. Allo stesso tempo occorre stabilire condizioni perequative necessarie ad ottenere una omogenea attribuzione dei diritti, anche in termini temporali, per
un’applicazione uniforme del principio comunitario della evidenza pubblica per i titoli concessori oggetto di
procedimenti di rinnovo, onde evitare disparità di trattamento idonea e non svilire l’efficacia dell’attività economica intrapresa. Si evidenzia inoltre che, secondo quanto emerge dalla giurisprudenza rilevante, il principio applicativo dell’articolo 49 del Codice della Navigazione, inerente la devoluzione delle opere non amovibili costruite sul Demanio marittimo, in presenza di rinnovi ex lege del titolo concessorio – o prorogati prima della data di scadenza prevista nell’atto di concessione – per finalità di interesse pubblico, ravvisabile nella salvaguardia del tessuto imprenditoriale, possa imporsi soltanto dopo la effettiva cessazione del rapporto concessorio.
Ritenuto pertanto, necessario prevedere una proroga alle concessioni demaniali marittime scadute alla data del presente provvedimento, nelle more di quanto verrà definito alla luce del confronto avviato con le rappresentanze degli operatori portuali e associazioni di categoria a partire dall’incontro svoltosi il giorno 10.09.2018 presso l’assessorato ai Lavori pubblici.