Fca, arriva la piattaforma da sottoporre a Manley

Metalmeccanici mer 07 novembre 2018
Lavoro ed Economia di La Redazione
4min
La delegazione sindacale nazionale Fca ©Termolionline.it
La delegazione sindacale nazionale Fca ©Termolionline.it

TERMOLI. Se è vero che tutti attendono il faccia a faccia tra parti sociali e il neo capo della Fca Mike Manley, fissato al 29 novembre, rimane aperta la vertenza contrattuale per il rinnovo del Ccsl e lunedì mattina a Roma c’è stata l’assemblea delle rappresentanze sindacali, a cui ha preso parte la delegazione proveniente dallo stabilimento di Rivolta del Re a Termoli. Nell’ambito di questo evento metalmeccanico, il leader della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, ha ribadito come occorra rilanciare le relazioni industriali, puntando sulla partecipazione.

Rilanciare col nuovo vertice di Fca il tema delle relazioni industriali, puntando sulla partecipazione strategica dei lavoratori. Questo l'obiettivo del segretario generale della Fim, Marco Bentivogli, in vista dell'incontro con il nuovo Ad del gruppo il 29 novembre. «La piattaforma che presentiamo ora - spiega Bentivogli a margine dell'assemblea nazionale dei rappresentanti sindacali di Fca, Cnh e Ferrari che deve esaminare le richieste unitarie per il rinnovo del Contratto collettivo specifico di lavoro - è importante perché puntiamo, oltre che ad aumenti salariali, a più innovazione, formazione, competenze dei lavoratori ai vari livelli, partecipazione.

Vogliamo che il contratto diventi d'esempio per le altre categorie». In Fca, secondo Bentivogli, si è «a un bivio»: il sindacato vuole la concretizzazione del piano industriale presentato da Sergio Marchionne il primo giugno scorso. «Serve un'accelerazione sull'innovazione tecnologica, verso l'ibrido e l'elettrico». Il leader dei metalmeccanici della Cisl ritiene importante l'interlocuzione con il nuovo ad Michael Manley nonché con Pietro Gorlier, responsabile delle attività in Europa, per migliorare l'accordo precedente.

Quanto ai rapporti con la Fiom, Bentivogli ricorda che il sindacato guidato da Francesca Re David «ha continuato a fare il tifo perché le cose non andassero bene», con un atteggiamento «sbagliato». «Sono favorevole a un terreno unitario - prosegue Bentivogli - a condizione che la Fiom riconosca la contrattazione fatta fin qui, che ha sempre avversato e contro cui ha anche scioperato». La Fiom, ricorda ancora Bentivogli, ha presentato un mese fa la sua piattaforma impedendo in questo modo una possibilità di convergenza: «Abbiamo fatto tre incontri ma il tentativo è stato interrotto proprio dalla presentazione della loro piattaforma. Sarebbe tempo di un loro ripensamento».

La piattaforma è stata presentata nell’assemblea nazionale dei rappresentanti sindacali di Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf, la piattaforma di rinnovo del Contratto collettivo specifico di Lavoro di Fca, Cnhi e Ferrari in scadenza a fine anno. Le segreterie nazionali hanno illustrato un testo, frutto delle discussioni avvenute prima all’interno di ciascuna organizzazione e poi congiuntamente fra tutti i sindacati firmatari del Ccsl, testo che in questa settimana, nelle giornate del 8-9 novembre, sarà sottoposto al voto dei Consigli delle Rsa di ciascun stabilimento. Le richieste sindacali si articolano in una premessa, consistente in una richiesta di chiarimento sulle future assegnazioni produttive al fine di assicurare la piena tutela occupazionale, e in sette capitoli: diritti sindacali, orario di lavoro, welfare aziendale, inquadramento professionale, formazione e diritto allo studio, sicurezza sul lavoro, aumenti retributivi.

La richiesta economica consiste in un aumento pari al 10% della paga base a regime in quattro anni, declinata per livello di inquadramento, vale a dire - per fare alcuni esempi - a un incremento retributivo complessivo che al quarto anno sia pari a 2.053 euro annui per il 5^ gruppo professionale II fascia, a 2.279 euro annui per il 3^ gruppo I fascia, a 2.828 euro annui per il 1^ gruppo professionale. Se traducessimo detti aumenti in quota mensile, la cifra dovrebbe essere divisa per tredici mensilità; ad esempio per il 3° gruppo I fascia l’aumento chiesto al quarto anno di 2.279 annui andrebbe diviso per 13, così da essere pari a un incremento mensile medio al quarto anno di 175 euro. Fra le altre richieste che hanno un indiretto rilievo economico, c’è quella di incrementare il contributo aziendale al fondo di sanità integrativa Fasif e al fondo di previdenza complementare, nonché quella di estendere e di incrementare le voci retributive corrisposte in occasione di turni che interessano le giornate del sabato o della domenica.

Sul versante prettamente normativo, si esprime la volontà di rafforzare la formazione professionale, il diritto allo studio e di migliorare gli istituti di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, ad esempio rendendo più fruibile il part time o introducendo le ferie solidali e la così detta banca ore, che consente di trasformare gli straordinari in permessi aggiuntivi, o adottando forme sperimentali di smart working e telelavoro. Infine sul piano strettamente sindacale si propongono una serie di modifiche tese a rafforzare un’effettiva partecipazione dei lavoratori, attraverso i loro rappresentanti, alle scelte aziendali e all’organizzazione del lavoro, con un’attenzione particolare riservata al tema della sicurezza. Se approvata dalle Rsa, la piattaforma sarà tempestivamente inviata a Fca, Cnh Industrial e Ferrari, al fine di avviare la trattiva di rinnovo del Ccsl appena possibile. Ma in premessa c’è la richiesta di chiarire le missioni produttive di tutti gli stabilimenti italiani nella convinzione che la tutela dell’occupazione costituisca il fondamento di un confronto costruttivo.

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