Turismo, infrastrutture, lavoro e sviluppo del territorio: ci vuole gioco di squadra

Opportunità da cogliere sab 26 gennaio 2019
Lavoro ed Economia di La Redazione
4min
La platea del Cosib ©Termolionline.it
La platea del Cosib ©Termolionline.it
Bandi della Regione Molise: focus al Cosib

TERMOLI. Turismo, infrastrutture, lavoro e sviluppo del territorio: obiettivi che si possono raggiungere solo attraverso un gioco di squadra.

Chiuso ieri pomeriggio il trittico degli incontri con gli imprenditori nel Molise e nei tre consorzi industriale per il tandem Donato Toma-Vincenzo Cotugno, con le rispettive schiere dirigenziali. Presso la sede del Consorzio per lo Sviluppo industriale della Valle del Biferno, è stato promosso dal presidente della Regione e dall'assessore regionale alle Attività produttive e sviluppo economico un incontro con le Amministrazioni comunali dell'area, le imprese, i rappresentanti della Camera di Commercio e delle Associazioni di categoria. Nel corso dell'incontro al Cosib, si è parlato di opportunità derivanti dai nuovi avvisi a valere sul Pon per Agrifood, Scienze della Vita e Fabbrica intelligente, vantaggi fiscali e opportunità di sviluppo collegate all’istituzione della Zes, Albergo diffuso e micro-ricettività. Ma non solo. L’appuntamento di ieri è stato preceduto, nelle scorse settimane, da quelli ai Consorzi industriali Isernia-Venafro e Campobasso-Bojano. A introdurli il presidente del Cosib e sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca, che ha salutato i presenti, una platea molto nutrita, quasi sold-out.

«E’ un incontro importante e ringraziamo la Regione per aver proposto e organizzato questo meeting per diffondere i bandi e le opportunità per le imprese in questo periodo che è importante per verificare la sussistenza di finanziamenti e possibilità di reperire denaro oltre le forme del credito ordinario e in parte anche a fondo perduto, valgono per le piccole grandi e medie imprese e riguardano un po’ tutti i settori almeno quelli più strategici dall’Agrifood a quello che riguarda tutta l’innovazione dell’imprenditoria locale e per la nostra città è importante perché sono i bandi del Patto per il Molise che riguardano la micro ricettività, l’albergo diffuso e il turismo rurale. Termoli è stata una delle prime città ad avere un albergo diffuso che ha avuto grande successo e questo tipo di alberghi possono essere ampliati e possono essere creati dei nuovi ed è una formula che tanto piace ai turisti così come la micro ricettività è un qualcosa che dobbiamo implementare verso la direzione della maggiore qualità della ricettività noi abbiamo poca ricettività che deve essere aumentata e questa può essere una occasione per le imprese per aumentare e fare dei nuovi alberghi diffusi e questi bandi servono proprio a questo noi siamo contenti di questo filone di finanziamento nella speranza che gli imprenditori colgano il momento».

Per l’assessore Cotugno, «non è solo il piano strategico e non è solo il bando della micro ricettività a tenere banco, stiamo incontrando tutto il territorio abbiamo già incontrato a livello industriale e di area industriale Pozzilli-Bojano gli ordini professionali, parti sociali, comunità montane oggi siamo qui per ascoltare e offrire al mondo produttivo le opportunità che ci sono in essere dalla micro ricettività al turismo alle Zes, Pon e altri bandi per le start up quello che la Regione ha messo in campo per aiutare la ripresa economica per le attività produttive abbiamo la necessità di riportare nel tessuto produttivo della regione e nella politica la parola fiducia e lo possiamo fare attraverso la condivisione sono processi che vogliamo condividere con tutto il territorio stiamo girando per ascoltare e condividere le scelte programmatiche della Regione e per capire e ascoltare il Def regionale per i prossimi 3 anni e quindi sono dei momenti di confronto estremamente costruttivi». Infine, palcoscenico tutto per Toma: «C'è un progetto importante che stiamo mettendo in campo dedicato al finanziamento delle start-up il cui tasso di mortalità è molto alto. Su 100 start-up innovative - spiega Toma - 80-85 chiudono dopo il primo anno mentre le altre 15 con molta probabilità diventano grandi aziende. Pensiamo ad assegnare a queste realtà dei contributi attraverso fondi partecipativi e non solo a fondo perduto.

Pensiamo al business angel: quelle realtà che finanziano le start-up con una quota partecipativa. Le banche non finanziano le ditte innovative. Desideriamo che la Fin Molise entri nel capitale delle piccole sturt-up con una quota come business angel. Abbiamo fondi per 6-7 milioni di euro per cui programmeremo non solo contributi a fondo perduto ma anche partecipativi. Stiamo per fare un intervento sulla fascia del porto di Termoli. Finito il dragaggio faremo quell'intervento, è delicato ma lo faremo. Termoli ha la Zes: Zona economica speciale. Tutte le Zes partono dal un porto - ha dichiarato - ad eccezione della Basilicata. Comprenderà le aziende delle Piane di Larino dove c'è una forte attrattività , una frazione di Campochiaro ed una piccola parte, circa il 10 per cento su Pozzilli e Venafro. Sulla spesa del Por abbiamo recuperato un lavoro che non era stato fatto, avevamo un arretrato di circa 20 milioni di euro. Abbiamo recuperato ogni euro relativo ai Por. Non solo abbiamo avuto 22 milioni di euro che ci hanno creato spazio finanziario, significa che si può spendere di più.

La Zes è importante per Termoli perché ci dà la possibilità di collegarci con la Puglia. Il Governatore Emiliano mi ha fatto i complimenti per questo in quanto in questo modo Termoli è inserita nel circuito più importante. E' chiaro che non ci possiamo equiparare al porto di Bari però andiamo con chi è meglio di noi. L'Abruzzo è fermo al palo, perché non ha scelto e quindi farà una piccola Zes. Inoltre, stiamo valutando la ricollocazione degli ex lavoratori dello Zuccherificio anche attraverso un bonus assunzionale per le aziende. Abbiamo la possibilità di programmare attraverso il Patto per il Molise delle risorse - ha spiegato Toma agli imprenditori presenti - le imprese interessate a ricollocare alcuni ex operai ce lo dicano. Ci sediamo a tavolino e troviamo una misura. Non vogliamo fare clientelismo ma giungere a riassorbire questi lavoratori».

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