Investimenti confermati alla Fca, i leader metalmeccanici "respirano"

Tranquillizzati mer 06 marzo 2019
Lavoro ed Economia di La Redazione
6min
Stabilimento Fca di Termoli ©Termolionline
Stabilimento Fca di Termoli ©Termolionline

TERMOLI. Il segretario generale della Fim-Cisl Marco Bentivogli sottolinea che sia un bene la conferma del piano, «Senza automotive innovativo il Pil va in retromarcia. La conferma del piano di investimenti sull’Italia che ci aveva annunciato l’Ad di Fca Mike Manley è un’ottima notizia. Il piano illustrato il 29 novembre 2018 a Mirafiori è pertanto confermato. 5 miliardi di euro di cui si vede l’avvio dei lavori per la piattaforma elettrica di Fca a Mirafiori su cui si baserà la 500 full electric e Il Suv compatto Alfa Romeo Tonale che verrà prodotto a Pomigliano d’Arco dove verrà realizzata anche la Panda ibrida con qualche mese di ritardo.

Entro la fine dell’anno le versioni ibride di Jeep Renegade e Compass entreranno in produzione a Melfi e all’inizio del 2020 arriverà anche la 500 elettrica a Mirafiori. E’ positivo per la Fim che si sia abbandonato ogni scetticismo sull’elettrico su cui si ha la consapevolezza di dover trasformare la gran parte delle linee. Importante anche la secca smentita sulla vendita di Maserati e che sia ripartita la riflessione su una strategia di future alleanze o fusioni a livello internazionale. Per questo questa notizia rappresenta una buona notizia per il paese e segno di serietà da parte del gruppo Fca per gli impegni presi. Durante l’incontro presentato anche il nuovo mini suv Alfa Romeo che verrà prodotto a Pomigliano e i primi investimenti sulle linee.

Confermato il lancio della 500 elettrica a Mirafiori, la nuova Maserati Alfieri Modena, le versioni ibride su Renegade, Oggi tutte le preoccupazioni sugli investimenti vengono rimosse. È importante completare velocemente gli investimenti per gli stabilimenti italiani, questo significa la partenza di tutti gli interventi nell’ambito dei motori su elettrificazione e ibridizzazione su tutti i modelli, la partenza della Jeep Compass a Melfi, le supersportive Maserati e Alfa, il D-suv Maserati a Cassino, Ducato elettrico, i nuovi motori diesel e tutti gli interventi di restyling su gli altri modelli. Ora è importante dare seguito, dopo i 5 miliardi previsti per il triennio 2018-2021, anche agli altri investimenti previsti dal piano industriale presentato a Balocco a giugno scorso dall’allora ad Marchione per 2018-2022 con il lancio anche del grande suv su Mirafiori.

Il crollo delle vendite a inizio anno dovrebbe aver fatto capire, con un conto molto salato sulla produzione industriale, al Governo che l’automotive è decisivo sulla produzione industriale e il Pil del paese. Serve un paese meno ostile all’industria e al lavoro che agevoli l’innovazione, la crescita di competenza, le infrastrutture oggi tra le più arretrate d’Europa. Non serve lo Stato proprietario, serve uno stato che lavori su un ecosistema che favorisca investimenti e lavoro. In tutto il mondo l’industria ha con se i rispettivi i Governi. In Italia sembra un lusso che paghiamo molto caro in termini di cessione di sovranità industriale all’estero. Il Governo da parte sua, oltre a provvedimenti spot, accompagni concretamente la rivoluzione della mobilità con investimenti nelle infrastrutture e mettendo a punto nuove normative necessarie per il nuovo modello di mobilità del futuro».

«Apprendiamo a mezzo stampa che l’amministratore delegato di Fca al Salone dell’Auto di Ginevra ha confermato il piano di investimenti di 5 miliardi per l’Italia illustratoci nell’incontro del 29 novembre 2018. E’ una garanzia decisiva per l’Italia, che non solo dà certezze ai circa 67mila lavoratori del Gruppo nel nostro Paese, ma consolida un settore industriale importantissimo per l’intera economia nazionale». Lo dichiara Rocco Palombella, segretario generale della Uilm. «Le nuove vetture presentate, come la Alfa Tonale destinata a Pomigliano, la Compass e la Renegade ibride che saranno prodotte a Melfi, le nuove versioni di Stelvio e Giulia di Cassino e le nuove Maserati, saranno un motivo di orgoglio - aggiunge Palombella - per i lavoratori italiani, poiché impegneranno su produzioni innovative e prestigiose. Sono fugati tutti i dubbi ed è corroborata la giustezza del percorso sindacale da noi intrapreso e perseguito con sempre maggiore «Confidiamo che la conferma del piano industriale - conclude il leader della Uilm - porti in tempi brevi alla piena occupazione e favorisca la positiva conclusione della trattativa in corso per il rinnovo del Contratto collettivo specifico di Lavoro». A commentare anche la Fiom-Cgil. «La conferma degli investimenti scongiura il rischio della messa in discussione del piano industriale presentato dall’amministratore delegato di Fca. La Fiom, considerato l’andamento del mercato in Europa e nel mondo, l’aumento dell’utilizzo degli ammortizzatori nel 2019, e le nuove normative nazionali ed europee sulle emissioni, chiede con urgenza l’apertura del confronto per aumentare gli investimenti di Fca, a fronte di un investimento di risorse del governo, per realizzare un patto sull’innovazione e sull’occupazione nella mobilità. Il piano aziendale non basta ad affrontare la crisi del settore e il cambiamento. Il governo chiami la proprietà e i sindacati per affrontare nell’immediato il mantenimento dell’occupazione e contestualmente l’avvio di una politica industriale che coinvolga tutto il settore dell’automotive».

Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil. Il segretario della Fismic-Confsal, Roberto Di Maulo apprende che dal Salone di Ginevra, «la Fca conferma gli investimenti previsti dal piano industriale. Sono state presentate infatti la nuova Alfa Romeo Tonale che verrà prodotta nello stabilimento di Pomigliano e la 500 elettrica che sarà prodotta in quello di Mirafiori. Riconfermato anche l’avvio della produzione di Jeep Renegade e Compass nello stabilimento di Melfi e la predisposizione del nuovo modello per lo stabilimento di Cassino. La riconferma del piano industriale fornisce delle risposte concrete anche ai lavoratori di Grugliasco e a tutti gli stabilimenti della meccanica e della componentistica. La Fismic-Confsal plaude alla coraggiosa decisione del Ceo Fca Manley che nonostante l’odiosa ecotassa imposta dal governo su quasi tutte le produzioni del nostro paese, in controtendenza affronta la difficile congiuntura del mercato aumentando la qualità dei propri prodotti e accettando la sfida sui modelli ibridi ed elettrici». «È una notizia molto positiva che ci aspettavamo e che confermata dalle parole dell’amministratore delegato Fca, Mike Manley, rappresenta una importante rassicurazione per l’industria automobilistica italiana e non solo alle decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori del Gruppo». Così il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, commenta le dichiarazioni di Manley nel corso di un incontro con la stampa al Salone di Ginevra durante il quale ha confermato i target finanziari al 2022 sottolineando anche che gli investimenti del suo Gruppo in Italia andranno avanti come previsto. «Parole – sottolinea il sindacalista – che sono giunte mentre siamo impegnati nel rinnovo del ccsl di Fca e che di conseguenza, con la conferma degli obiettivi e quindi delle produzioni, avranno sicuramente un impatto positivo sulla conclusione di questa trattativa».

«Senza dimenticare – conclude Spera – che il rinnovato impegno in Italia del Gruppo Fca da parte dell’amministratore delegato apre prospettive importanti per un Paese che ha un assoluto bisogno di crescere». Infine, la chiosa dell’associazione Capi e Quadri (Aqcf), «La notizia è arrivata dal salone dell’auto di Ginevra per l’anteprima alla stampa dove Mike Manley, amministratore delegato di Fca, ha fatto il suo esordio come numero uno del Gruppo. Fiat Chrysler Automobile dunque conferma il piano di investimenti di 5 miliardi di euro per l’Italia nel triennio 2019-2022, nonostante le perplessità emerse nei mesi scorsi per la manovra di bilancio italiana che ha introdotto l’ecotassa sull’acquisto di alcuni modelli di automobili.

E conferma che il mercato dell’auto elettrica resta centrale per Fca, presentando le nuove vetture da lanciare sul mercato mondiale: fra tutte il prototipo del nuovo Suv compatto dell’Alfa Romeo “Tonale” con una meccanica ibrida plug-in, che sarà prodotto nello stabilimento di Pomigliano e anche una nuova concept car elettrica che potrebbe essere la nuova Panda. Manley ha confermato anche tutti i target finanziari al 2022, nonostante l’attuale rallentamento dell’economia globale abbia avuto un forte impatto sull’automotive. Come Aqcf-r riteniamo che le conferme avute oggi per gli stabilimenti italiani Fca nonostante la difficile congiuntura di mercato – la 500 elettrica a Mirafiori, la nuova Maserati Alfieri Modena, l’avvio della produzione delle versioni ibride Jeep su Renegade e Compass a Melfi e i primi investimenti nel plant di Pomigliano – siano determinanti per la competitività del nostro paese nel settore automotive e per le conseguenti ricadute occupazionali. Con questi presupposti auspichiamo che anche per i lavoratori di Grugliasco arrivino risposte concrete e per tutti gli altri stabilimenti compresi quelli della meccanica e della componentistica».

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