Raddoppio ferroviario Termoli-Lesina, gara a 7 sul primo lotto
TERMOLI. Si muove una delle opere pubbliche più attese, ossia il raddoppio ferroviario Termoli-Lesina. Nell’ambito della procedura di affidamento n. DAC.0312.2018 per "progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Bari, nella Tratta Termoli-Lesina, lotto 1 Ripalta-Lesina, tra la pk 0+000 (coincidente con la pk 464+267 della LS Pescara-Bari) e la pk 7+470 (coincidente con la pk 471+856 della LS), comprensivo di armamento ferroviario, e degli impianti tecnologici (impianti di trazione elettrica, luce e forza motrice, telecomunicazioni, segnalamento) che si estendono fino alla pk 7+983 (coincidente con la pk 472+371 della LS)" esperita ai sensi D. Lgs.50/2016. In adempimento alla disposizione di cui all'art. 29, co.1, del d.lgs. 50/2016, preso atto delle risultanze emerse durante la seduta della Commissione di gara nei giorni 26-27- 28 marzo e 4 aprile 2019, cosi come riportate nei verbali di gara, da intendersi con la sottoscrizione del presente atto integralmente approvati sono state ammesse 7 delle dieci ditte invitate.
Nel corso dell’ultima interrogazione a tema, la Ministra Lezzi aveva ribadito che «per quanto concerne il progetto del raddoppio Termoli-Lesina sulla direttrice adriatica è integralmente coperto da apposito finanziamento per un importo complessivo di 700 milioni di euro, suddiviso in due lotti funzionali Termoli-Ripalta 594 milioni e Ripalta-Lesina 106 milioni.
Allo stato attuale è stata completata la progettazione del lotto Ripalta-Lesina ed è in corso la relativa attività negoziale che sarà ultimata entro il primo semestre del corrente anno.
Per quanto riguarda il lotto molisano è in corso il completamento e la progettazione definitiva e da maggio 2019 sarà avviato l'iter autorizzativo: la tratta Termoli-Ripalta sarà attivata entro il 2027. Infine l'intervento di velocizzazione della direttrice adriatica e, quindi, della tratta terminale Foggia-Bari-Lecce-Taranto è interamente finanziato per un importo complessivo di 350 milioni di euro.
Allo stato attuale l'intervento è in corso di realizzazione e sarà completato entro il 2021. Come autorità responsabile per la coesione, in occasione della riunione, ho più volte sottolineato l'esigenza di contenere al massimo i tempi di consegna delle opere, ribadendo a tutti i componenti del tavolo che, dal momento che i contratti istituzionali di sviluppo prevedono anche il regime sanzionatorio, dai prossimi incontri si avvieranno le sanzioni nel momento in cui ci saranno ritardi non giustificati».