Sanità, sindacati di Abruzzo e Molise a Roma per chiedere il rinnovo del contratto
Termoli "Chi garantisce la salute dei cittadini non può e non deve essere sacrificato da un rinnovo contrattuale non voluto dagli imprenditori della Sanità Privata"
ROMA. Sanità privata. Infermieri, logopedisti, terapisti della riabilitazione, operatori sanitari, socio sanitari, assistenti sociali, dietisti, educatori, amministrativi, tecnici di radiologia, di laboratorio, operai di cucina, pulizie, manutenzione, lavanderia, centralino, etc arrivati con pullman organizzati dalla Cgil Fp Abruzzo e Molise in piazza del Popolo a Roma per chiedere a gran voce il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da oltre 12 anni. Sono in tanti, provenienti da tutta Italia per sollecitare il rinnovo del contratto. “Questi professionisti che oggi sono in piazza sono coloro che quotidianamente garantiscono la salute dei cittadini, che si prendono cura di fatto dei pazienti e non possono e non devono essere sacrificati per interessi economici. La Cgil Fp Abruzzo e Molise ancora una volta scende in piazza a manifestare e difendere i diritti di tutti i lavoratori della sanità privata convenzionata.
Daniele Leone, Coordinatore Cgil Fp Abruzzo e Molise della Sanità Privata: "Sono qui oggi a manifestare tutta la mia indignazione per l'interruzione delle trattative del rinnovo contrattuale che stando alle dichiarazioni dei Dirigenti AIOP/ARIS sarebbe dovuto alla totale indisponibilità a stanziare risorse economiche per il rinnovo del contratto”. Una posizione inaccettabile che ha mortificato la dignità dei professionisti della Sanità Privata che quotidianamente, contribuiscono in maniera fondamentale a reggere il Servizio Sanitario Nazionale Convenzionato al pari dei colleghi del pubblico pur in una evidente disparità di diritti e di salario. Chi garantisce la salute dei cittadini, chi si prende cura di fatto dei pazienti, non può e non deve essere sacrificato da un rinnovo contrattuale non voluto dagli imprenditori della Sanità Privata Convenzionata!! Ora è giunto il momento che le associazioni datoriali ARIS e AIOP si assumano le loro responsabilità e procedano immediatamente al rinnovo del contratto restituendo dignità ai lavoratori”. Se le nostre proteste saranno inascoltate – conclude Daniele Leone- proporremo alle regioni la revoca degli accreditamenti alle strutture che a mio avviso sono inadempienti e si rifiutano di rinnovare e applicare il contratto Nazionale unico ARIS-AIOP RSA ai loro dipendenti. Non è più tollerabile far pagare la crisi ai lavoratori!! Dico Basta agli oltre 100 contratti che vengono applicati nelle strutture sanitarie convenzionate!!
Dico Basta alle buste paga di un infermiere, terapista, educatore, operatore sanitario, di meno 1200 euro al mese!! Dico basta alle aziende sanitarie private convenzionate che fanno lavorare colleghi con contratti di cooperativa e che guadagnano circa 1100 euro al mese! Dico basta agli imprenditori che assumono nelle aziende colleghi dalle agenzie, che oltre a ricevere uno stipendio inferiore, hanno anche meno diritti! Dico basta ai tanti contratti al ribasso che offrono ai colleghi meno diritti e stipendi poveri! Come Coordinatore Cgil sanità privata Abruzzo e Molise sono qui in piazza per chiedere che ai lavoratori della Sanità privata italiana che si applichi un contratto unico, dove il diritto alle ferie, alla malattia, allo studio, alla formazione ECM, i permessi parentali etc, siano uguali agli omologhi colleghi del pubblico! Ecco alcuni dei motivi che oggi ci hanno portato in piazza del Popolo a Roma. Per rivendicare questi e altri diritti dei colleghi della Sanità Pubblica e PRIVATA!!.