Aquila in picchiata, «senza stipendio e non possiamo nemmeno scioperare»

Vigilanza pivata lun 15 luglio 2019
Lavoro ed Economia di La Redazione
6min
Una vettura della società di vigilanza "Aquila" ©Termolionline.it
Una vettura della società di vigilanza "Aquila" ©Termolionline.it

CAMPOBASSO. Essere guardie giurate, vigilantes, non è semplice. E’ un mestiere rischioso, sia per la natura stessa della mansione che per i continui spostamenti in auto o nei furgoni.

Farlo senza avere la certezza di ricevere lo stipendio in modo puntuale e adeguato lo rende ancora più insidioso.

Tre sono le mensilità arretrate ancora da corrispondere nell’ambito dell’istituto “Aquila”, da aprile a giugno.

Della sola mensilità di aprile si è discusso nell’incontro del 2 luglio scorso alla prefettura di Campobasso e sulle risultanze del vertice la società avrebbe dovuto pagare la mensilità di aprile il 10 luglio, ma ad oggi non si è avuta nessuna comunicazione.

«I dipendenti non hanno neppure i soldi per fare rifornimento nelle proprie auto per recarsi a lavoro, la situazione è diventata insostenibile, tanto che i lavoratori chiedono che intervengono gli organi competenti per trovare una situazione. Non si può nemmeno scioperare perché in base all'articolo 2 comma 5 bisogna aspettare 10 giorni per autorizzarci», ci riferiscono alcuni di loro.

IL VERBALE

Il 2 luglio 2019 alle ore 11.00, presso il Palazzo del Governo, presieduta dal Vice Capo di Gabinetto, Dott.ssa Agnese Scala, si è tenuta una riunione per l'esperimento della procedura conciliativa prevista dall'art. 2 della legge 146/90 e successive modifiche, in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali, a cui sono stati chiamati a partecipare i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali UILTuCS e FISASCAT CISL nonché l'Amministratore della Societa Aquila srl, istituto che, tra l'altro, gestisce anche il servizio di piantonamento fisso presso le sedi della Regione Molise.

Sono presenti:

per la parte sindacale: UILTuCS:

FISASCAT CISL:

per la parte datoriale: Pasquale Guarracino e le Rsa Antonio D'Alfonso e Roberto Cordisco,

Stefano Murazzo e la Rsa Fabio Mignogna.

Cinzia Pasquini, con delega — acquisita agli atti - del Legale Rappresentante Tommaso di Nardo, accompagnata da Nicola Antonio Ferrara

Per la Prefettura assiste la Signora Addolorata Riccitelli, Assistente Informatico.

L'incontro è stato richiesto dalle predette sigle sindacali, con nota datata 19 giugno 2019, ai fini della proclamazione di uno sciopero dei lavoratori dell'Istituto di vigilanza, per la mancata regolarità nel pagamento delle retribuzioni, nello specifico di quella relativa ad aprile 2019.

La Dott.ssa Agnese Scala, in apertura dell'incontro, saluta e ringrazia i presenti per la presenza che l'Istituto di Vigilanza "Aquila" ha assicurato per il tramite di una delegata, la Dott.ssa Pasquini. Ricorda poi che le procedure di raffreddamento e, successivamente, in caso di esito negativo della a fase, di conciliazione si fondano sul dettato dell'art. 2 della Legge 146/90 e sulla effettiva disponibilità delle parti ad addivenire ad una soluzione che contemperi le contrapposte esigenze, e l'intento di evitare disagi all'utenza, derivanti dalla proclamazione di astensioni lavorative.

Successivamente, cede la parola ai rappresentanti dei lavoratori.

Murazzo, della FISASCAT CISL, preliminarmente ringrazia la Prefettura per la tempestiva convocazione e la parte datoriale per la disponibilità a partecipare al confronto odierno. Sottolinea che le sigle sindacali presenti al tavolo non hanno mai assunto atteggiamenti ostili verso l'istituto Aquila pur contestando fortemente il sistematico ritardo nel pagamento delle spettanze ai lavoratori. Dal marzo scorso, infatti, si èaperto un dialogo con l'azienda, sfociato in un accordo che prevede la tempistica dei pagamenti futuri ed un piano di rientro per le mensilità arretrate. La CISL non ha ritenuto di partecipare all'incontro svoltosi ieri 1° luglio ad Ortona, convocato dall'Istituto anche per contestare l'attivazione dell'odierna

procedura conciliativa, ritenendo che quella non fosse la sede appropriata per l'assunzione di impegni e responsabilità nei confronti dei lavoratori, i quali vivono grandissime difficoltà, aggravate anche da incombenze connesse alle loro prestazioni lavorative, quali il rinnovo del porto d'armi, del cui costo si fanno anticipatamente carico.

Guarracino della UILTuCS condivide appieno quanto espresso dal collega ed aggiunge che e assolutamente necessario trovare una soluzione definitiva alla problematica che rappresenta l'unica reiterata motivazione delle procedure conciliative richieste ed espletate in Prefettura. Conferma lo spirito collaborativo nei rapporti con l'azienda ed infatti, all'esito negativo dell'ultima procedura conciliativa espletata il 22 marzo scorso, non è seguita alcuna azione di sciopero. Tuttavia, l'ultimo recente accordo assunto tra le parti è stato ancora disatteso.

La Dott.ssa Pasquini, nel prendere la parola, specifica di aver ricevuto delega a rendere note le date di pagamento delle spettanze ancora da versare:

entro il 10 luglio: la mensilità di aprile 2019;

entro il 20 luglio: la 14a mensilità;

entro il 10 agosto: la mensilità di maggio 2019.

Le sigle sindacali osservano che così facendo nel mese di agosto i lavoratori si troverebbero ancora una volta in una posizione di credito di due mensilità (giugno e luglio) e pertanto alcun apprezzabile risultato sarebbe stato raggiunto.

La Dott.ssa Pasquini sottolinea che nell'incontro di ieri a Ortona la parte datoriale ha assunto l'impegno a garantire maggiore regolarità nei pagamenti delle spettanze.

Il Signor Murazzo ricorda che tale impegno era già stato assunto ed avrebbe dovuto concretizzarsi già a giugno e che comunque non vi sono certezze sui tempi dei futuri pagamenti.

La Dott.ssa Scala invita la Dott.ssa Pasquini a verificare la disponibilità a fornire ulteriori elementi di rassicurazione e chiede ad entrambe le parti di valutare la possibilità di aggiornamento dell' incontro.

La Dott.ssa Pasquini si allontana per un confronto telefonico con il legale rappresentante ed al rientro comunica che l'Istituto non può assumere ulteriori impegni.

La Dott.ssa Scala chiede qui ai rappresentanti sindacali se ci siano i margini per

formulare una controproposta che possa salvaguardare le esigenze dei lavoratori, pur nella consapevolezza delle difficolta dell'azienda.

Il Signor Murazzo concorda con il rinvio del tentativo di conciliazione dopo il 20 luglio, ponendo come condizione il pagamento delle spettanze da maggio 2019 al 30 luglio.

Su invito della Dott.ssa Scala, la Dott.ssa Pasquini si allontana ancora per interloquire telefonicamente con l'Istituto e, tornata, dichiara che le date dei futuri pagamenti potranno essere comunicate in quella sede, a seguito di attente verifiche.

La Dott.ssa Scala, preso atto della manifestata disponibilità dell'Istituto di vigilanza a comunicare a breve il proprio piano di rientro, propone che il tentativo sia comunque rinviato per consentire alla parte datoriale di effettuare i necessari accertamenti.

Questa volta sono le organizzazioni sindacali a ritirarsi per un breve consulto ed al rientro il signor Guarracino, a nome di tutti, riepiloga i contenuti di quanto concordato:

-mensilità di aprile: pagamento 10 luglio,

-14a mensilità: pagamento 18 luglio (la data del 20, indicata dall'Istituto, e un sabato),

-rinvio del tentativo di conciliazione all'ultima decade di luglio per avere conferma del pagamento della mensilità di maggio entro il 10 agosto e date certe per il pagamento di giugno, luglio ed agosto. Al prossimo incontro chiedono, poi, che intervenga un delegato con pieni poteri decisionali.

Sottolinea che l'emissione di assegni/bonifici deve essere contestuale al pagamento e che a riprova dell'avvenuta operazione deve essere, nello stesso giorno, fornita copia del CRO.

Tiene a chiarire, inoltre, che se anche uno solo dei punti concordati dovesse essere disatteso, il tentativo odierno verrebbe ritenuto espletato con esito negativo con le conseguenti azioni e procedure a tutela dei lavoratori. A titolo esemplificativo, dichiara che se il 10 luglio non dovesse giungere ai sindacati copia del CRO, allora saràproclamato lo sciopero.

II M.11o Ferrara chiede espressamente che all'incontro prenda parte anche la Regione Molise, quale principale committente locale dell'azienda, atteso che l'ultimo pagamento da parte di quell'Ente risalirebbe a novembre 2018, cosi aggravando la già difficile situazione dell'Istituto di Vigilanza.

La Dott.ssa Scala, nel prendere atto di quanto convenuto, dichiara sospesa la procedura conciliativa e fissa già l'incontro per il prossimo 23 luglio alle ore 11.00, assicurando la formale convocazione delle parti.

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