Meno cassa integrazioni alla Fca, più richieste per alcuni motori

Meno male ven 13 settembre 2019
Lavoro ed Economia di La Redazione
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Fca Termoli ©TermoliOnLine
Fca Termoli ©TermoliOnLine

TERMOLI. Uno sguardo al territorio e uno al Paese. È quello rivolto dalla Fismic-Confsal, nelle sue componenti varie, che hanno vissuto 3 giorni di confronto a livello nazionale, compresa la delegazione termolese. In merito abbiamo interpellato il segretario generale Giovanni Mercogliano. «Per quanto riguarda la Fca Termoli siamo in attesa dell’incontro specifico per lo stabilimento, così come richiesto dalle segreterie territoriali, per discutere dei volumi produttivi legati al nuovo motore Firefly, nonché i tempi di attuazione del nuovo piano industriale. La prossima settimana ci sarà la fermata all’unita Cambi cosi come previsto dal 16 al 28 settembre, che desta non poca preoccupazione per ii futuro, considerato il calo repentino delle richieste soprattutto al cambio M40 per i furgoni Sevel. Mentre per il motore 16V e motore V6 c’è una parziale riduzione della Cassa integrazione. Inoltre, dal 23 settembre il motore T4 passa a 15 turni produttivi settimanali grazie alla commessa dall'America. È positivo per lo stabilimento in quanto permette un riposizionamento delle maestranze, evitando la cassa integrazione».

Sul fronte più generale, “Lavoro, lavoro, lavoro” su questo deve concentrarsi il nuovo governo denominato Conte 2 e l’attività sindacale. Ed è proprio la Fismic ad affermarlo con forza all’Assemblea nazionale nei giorni 4, 5 e 6 settembre a Torino, Roma e Napoli. Presente all’Assemblea del 6 settembre a Napoli anche la delegazione del territorio di Termoli. Al centro del dibattito è stato posto il lavoro, sottolineata l’emergenza di intervenire sulla situazione preoccupante dell’economia reale. Diverse le tematiche affrontate, in primis la presentazione e votazione della piattaforma di rinnovo del contratto dei metalmeccanici non a caso lo slogan “Salari e diritti: nessuna discriminazione”. Sulla situazione politica-economica generale, il giudizio della Fismic si basa sui fatti. «Difatti, da un anno il Paese vive con crescita zero o negativa, aumentano le crisi aziendali ed è in forte crescita l’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Diventa sempre più decisivo il ruolo dell’Europa e della Banca centrale europea. La Germania conosce la crisi di un modello di sviluppo basato sul surplus export/import, la Brexit si rivela sempre più un danno economico per gli inglesi, ma anche per l’Europa. Lo scontro USA-Cina sui dazi coinvolge l’intero pianeta in un clima di generale recessione, l’Africa diventa sempre più un problema mondiali al pari del riscaldamento globale.

La nuova governance dell’Unione europea ha il dovere di cambiare la linea politica economica, sostenendo la ripresa dei fattori produttivi con politiche espansive che agevolino gli investimenti. Allo stesso modo, anche la BCE necessita di vincolare la propria politica di investimenti non solo a finanziare le banche, ma pretendendo che il basso costo del denaro sia finalizzato a finanziare le famiglie. In questo quadro la nascita del nuovo governo può essere un fattore positivo, in quanto con il superamento del sovranismo e un maggior dialogo con l’Europa, è possibile pensare a una legge di Bilancio meno austera di quella che si poteva avere a fine luglio poiché il Paese ha acquisito credibilità sui mercati finanziari e nei confronti dell’Unione europea, come dimostrato dal calo dello spread e degli interessi sul debito pubblico. Secondo la Fismic occorre con urgenza indirizzare risorse a un taglio del cuneo fiscale che accresca il reddito dei ceti medio-bassi, bisogna aprire la seconda fase del reddito di cittadinanza finalizzandolo a politiche attive del lavoro che superi l’assistenza e creare reali opportunità di lavoro. Prendendo in esame il provvedimento pensionistico Quota 100, è ragionevole pensare di lasciarlo invariato, ma bisogna avere bene in mente, che nel 2050 l’Italia, insieme a Polonia e Grecia, avrà più pensionati che lavoratori.

Bisogna dunque favorire la nuova occupazione giovanile, oggi a livelli insopportabile soprattutto al Sud. L’Assemblea nazionale segna inoltre un processo di rafforzamento del gruppo dirigente sia a livello nazionale che territoriale, con l’elezione in segreteria nazionale di Giovanni Contento, ex segreteria nazionale Uilm, che con grande esperienza e professionalità contribuirà alla crescita della Fismic. Grazie al lavoro dei delegati, che ogni giorno sono al servizio dei lavoratori e del lavoro, alla fiducia che gli stessi lavoratori hanno nella Fismic, al dipartimento formazione Fismic-Confsal che in questi due anni ha dato nuovi quadri sindacali che con grande entusiasmo e professionalità contribuiscono ogni giorno alla crescita dell’organizzazione. Bisogna però affrontare con coraggio e lealtà le sfide che ci attendono e la Fismic-Confsal esprime con grande forza ed entusiasmo che sarà sempre in prima fila nella difesa dei diritti e del lavoro».

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