La Regione "bypassa" i precari e apre nuovi concorsi: annunciato il ricorso al Tar

continuità mar 22 ottobre 2019
Lavoro ed Economia di La Redazione
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Dipendenti pubblici ©web
Dipendenti pubblici ©web

CAMPOBASSO. «Ancora una volta, come Comitato precari sisma Regione Molise, siamo costretti a far sentire forte la nostra voce per portare all’attenzione dell’opinione pubblica l’ennesimo comportamento della Regione Molise, al di fuori di ogni buona regola amministrativa e in sfregio ad una legge dello Stato, il dlgs 75/17 (decreto Madia), alla quale la stragrande maggioranza degli enti costituenti la PA italiana (comuni, regioni, ministeri etc) ricorrono, per la stabilizzazione del personale precario». Così protestano in una nota i precari del suddetto comitato, esasperati dai continui cambi di passo sulla stabilizzazione dei lavoratori regionali.

«In verità anche la Regione Molise ha avviato le procedure di stabilizzazione in data 20 aprile 2018 (ben 18 mesi or sono) con la deliberazione di Giunta Regionale n. 221, approvata all’unanimità, avente ad oggetto “Protocollo regionale di intesa in materia di stabilizzazione del lavoro”.

Successivamente è intervenuta la Deliberazione di Giunta Regionale n. 447 del 3 ottobre 2018, pubblicata sul BURM n. 57 del 16 ottobre 2018, con la quale la Regione ha emanato ulteriori provvedimenti tesi alla stabilizzazione del personale in possesso dei requisiti previsti dal Dlgs 75/2017 all’art. 20, mediante una ricognizione del personale medesimo.

Ma improvvisamente, in sfregio ad ogni buona regola del diritto amministrativo e ai sacrosanti principi di buon andamento, logicità, ragionevolezza e trasparenza, ha fatto un passo in direzione completamente opposta, emanando il “Piano triennale di rilevazione dei fabbisogni professionali della regione Molise 2019/2021. Programmazione delle iniziative occupazionali. Provvedimenti” mediante le deliberazioni di giunta n. 289 del 27 luglio 2019 e n. 338 del 29 agosto 2019. In tale piano di fabbisogno del personale, infatti, la regione prevede una serie di concorsi per varie figure professionali (che tra l’altro costeranno decine di migliaia dei Euro), sbattendo la porta in faccia a coloro i quali nella regione hanno maturato esperienze decennali ed hanno già superato un concorso pubblico.

Ultimo in ordine di tempo è il bando emanato qualche giorno fa per la copertura di 28 figure (C e D) di natura tecnica ed amministrativa.

Il Comitato ha dato mandato al proprio legale di depositare presso il TAR regionale un ricorso per veder tutelati i propri interessi, riconosciuti dal dlgs 75/2017; i 35 ricorrenti, infatti, hanno maturato più di un decennio di esperienza in vari ruoli negli enti della regione Molise, hanno superato un concorso pubblico ed erano in servizio successivamente alla data del 28/08/2015.

Siamo davvero rammaricati di vedere, ancora una volta, ignorate le nostre professionalità, acquisite in tanti anni di servizio in vari settori della macchina regionale, soprattutto in questo contesto storico, caratterizzato dallo spopolamento delle nostre città e dei nostri paesi e, nello stesso tempo, dalla necessità da parte degli uffici regionali di acquisire personale qualificato, per far fronte ai tanti problemi che affliggono la nostra meravigliosa regione, che deve avere un solo obiettivo: la crescita e lo sviluppo. Ma queste, purtroppo, sono parole di cui i nostri amministratori si riempiono la bocca solo in prossimità delle elezioni...».

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