Flm e Soa: «Allo stabilimento Fca ridimensionamento strutturale»

La critica dom 19 gennaio 2020
Lavoro ed Economia di La Redazione
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Stabilimento Fca ©Termolionline.it
Stabilimento Fca ©Termolionline.it

TERMOLI. Dopo l’Usb, tocca alla Flmuniti e al Soa evidenziare la parabola discendente della Fiat-Fca allo stabilimento di Termoli, «verso il ridimensionamento di personale, cassa integrazione e contratto di solidarietà che partirà a giorni per centinaia di lavoratori, al momento fino ad agosto, anche incentivi per i licenziamenti volontari ci sono stati come scivolo alla pensione ma il dato preoccupante che molti giovani sono andati via, posti che maggiormente erano ancora tutelati dall’articolo 18, perlomeno fino a dicembre 2019 gli operai che hanno appeso la tuta al chiodo sono più di 200 senza contare altri pensionamenti naturali.

Attualmente il reparto cambio C520, che è al collasso da svariato tempo, continua a viaggiare a un solo turno e altra cassaintegrazione.

Di cambio nuovo o di rilancio del prodotto nemmeno l'ombra anzi sembrerebbe dai fatti che altri stabilimenti all'estero lo producono a gonfie vele, assurdo pensare al futuro con il soloreparto motori, ammesso che la produzione del nuovo prodotto ibrido - elettrico possa sostituire l’8 valvole in termini di grosse produzionie di occupazione ma non basterebbe a mantenere circa le tre mila unità totali che lo stabilimento di Termoli bene o male ha contato negli anni, infatti attualmente e conil primo giro di dieta i dipendenti totali quindi operai e impiegatisi attesterebbero sui duemila o poco più con altre emorragie occupazionali in atto.

I sindacati confederali e azienda unitamente a coloro che abbaiano alla luna oltre che a chiedere da mesi incontri sterili alla regione Molise già assente generale non hanno mossa foglia.

Nulla viene per caso, se Fiat oggi è diventata una banca con miriadi di gruppetti finanziari quotati in borsa con i lavoratori che continuano a portare acqua al mulino nelle condizioni che conosciamo molto bene e che andiamo denunciando da anni.

Molti analisti sociali hanno criticato i metodi del fu Marchionne ma guarda caso a convenienza sono sempre eclissati, perché le chiacchiere tali restano anzi li rafforzano. La costruzione di classe per aggregare con coscienza gli operai è altra cosa. Il sistemava cambiato dentro e fuori la fabbrica. Andiamo avanti. Saremo vigili e compatti».

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