Emergenza Coronavirus: «Sull'impatto economico si attivino tutte le istituzioni territoriali»

L'analisi mer 04 marzo 2020
Lavoro ed Economia di La Redazione
3min
Liberato Russo ©TermoliOnLine
Liberato Russo ©TermoliOnLine

TERMOLI. Per effetto dell’epidemia da COVID-19 (Coronavirus), la situazione economica italiana subisce l’ennesimo duro colpo, innestandosi in un periodo di stagnazione che aveva già compromesso gli indici e le statistiche dei mesi futuri. L’economia delle attività legate al turismo, alla cultura, allo sport e alla gestione del tempo libero è precipitata ovunque, non solo nelle regioni settentrionali interessate dai provvedimenti più restrittivi ma anche nel nostro piccolo Molise. Il comparto alberghiero della Regione, le attività ricettive, le agenzie di viaggio sono da giorni nell’occhio del ciclone e il danno d’immagine si è già trasformato in danno economico.

Si registrano cancellazioni dal 30% al 50% per mancati arrivi, mentre per il “turismo scolastico” i mancati arrivi arrivano anche al 100% e sulla stessa linea sono le cancellazioni per marzo, aprile e maggio 2020. Le piccole e medie imprese del settore industria e artigianato della Regione registrano un preoccupante fermo della produttività, soprattutto se legata – anche solo parzialmente - all’import/export con Paesi stranieri come la Cina, la Corea e il Giappone. Il fattore tempo è determinante per scongiurare lo spauracchio di un “impasse” che metterebbe in ginocchio un intero Paese. Bisogna agire con attenzione e tempestività attraverso l’istituzione e la convocazione di una task-force regionale, un tavolo di crisi per i comparti maggiormente colpiti perché la situazione diventa ogni giorno sempre più preoccupante.

Le ultime ordinanze - seppur indispensabili per la tutela della salute pubblica - hanno causato cancellazioni di voli, viaggi e prenotazioni intorno al 50% negli arrivi e con la stessa intensità anche per date successive fino a maggio, con annullamenti anche di importanti scaglioni per l’estate 2020 e la totale débacle del turismo che rappresenta una percentuale importante per l’economia regionale – spiega Liberato Russo, Direttore di Casartigiani Molise.

“Ho condiviso con la Direzione di Casartigiani nazionali, ma anche con il Presidente della Regione Molise Toma, le preoccupazioni di questi ultimi giorni – evidenzia Liberato Russo - alle quali chiedo corrisponda un coinvolgimento di tutte le istituzioni territoriali. Vanno discussi e adottati con urgenza tutti i provvedimenti di competenza regionale e comunale a favore del sistema turistico e della sua forza lavoro, del settore commerciale e manifatturiero, in attesa di conoscere più a fondo le decisioni del governo centrale. I nostri imprenditori - in primis le agenzie di viaggio - stanno fronteggiando l’emergenza già da diversi giorni mettendo in pratica le principali raccomandazioni delle autorità sanitarie. In questo momento è importante mantenere i nervi saldi e attendere l’evolversi della situazione, confidando in un rapido miglioramento delle prospettive.

Ma la preoccupazione sanitaria per questa epidemia si sta trasformando in dramma anche per le nostre comunità, rischiando di cancellare quel sistema turistico che, benché ancora da migliorare, si regge grazie alla tenacia dei nostri imprenditori che ci credono ogni giorno e rischiano proprie risorse umane ed economiche”.

Sono necessari perciò interventi urgenti, iniezioni di fiducia per le imprese del Molise, prima che l’onda lunga delle cancellazioni, dei cali di fatturato e delle relative perdite in bilancio si trasformi in uno tsunami, costringendo molte imprese a ridurre il personale o addirittura a chiudere i battenti. Le nostre proposte contemplano, tra gli altri: il differimento del pagamento dei contributi previdenziali e del pagamento delle imposte dirette e indirette per un periodo coincidente col perdurare della crisi, come già avvenuto per gli eventi sismici; eventuali riduzione delle aliquote regionali e comunali; l’accesso agevolato al credito e la sospensione del pagamento delle rate dei mutui; l’accesso agevolato agli ammortizzatori sociali esistenti e ai fondi di sostegno al reddito. Se la situazione di fermo economico dovesse perdurare, è necessario che anche l’Unione Europea istituisca appositi fondi a sostegno delle imprese italiane, proprio alla luce dell’attuale stato di crisi.

Con i nostri tassi di crescita asfittici basta davvero poco per entrare in recessione! Se questa crisi sanitaria – ormai sempre più globale – non rientrasse in tempi congrui, in gioco ci sarebbe ben più che qualche freddo dato numerico, statistico o percentuale. E non solo per noi molisani!

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