Timore di Casartigiani Molise: “Se prevale la burocrazia prevarrà il collasso”

campanello d'allarme mer 18 marzo 2020
Lavoro ed Economia di La Redazione
4min
Liberato Russo ©Camera di Commercio Molise
Liberato Russo ©Camera di Commercio Molise

CAMPOBASSO. "L’Economia doveva fermarsi e così è stato. Era giusto farlo, ma a questo punto è giusto che si fermi immediatamente anche tutto il resto. Soprattutto la riscossione di debiti e scadenze a livello fiscale, bancario e giudiziario; ovvero la sospensione immediata delle imposte e dei contributi anche oltre i termini già previsti, il pagamento di avvisi bonari, la trasmissione degli adempimenti fiscali, le rate e altri aggravi, i termini per gli atti di carattere civile, amministrativo e tributario, le procedure concorsuali ed esecutive e quelle di segnalazione delle sofferenze bancarie e finanziarie. Sarebbe opportuno, altresì, il rinvio del deposito bilancio anno 2019 per tutte le Partite Iva. E ancora lo stanziamento di una linea di credito straordinaria - agevolata o tasso zero - per la copertura di fatture emesse e ancora insolute, la predisposizione di specifici piani di rientro delle esposizioni bancarie, nonché l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente con la Regione Molise ma anche con gli istituti di credito, per arrivare a un rapido piano di sospensione dei mutui ipotecari e dei finanziamenti chirografari onde evitare sconfinamenti e insoluti.

Alcune richieste sono contenute del nuovo decreto e in parte sono state soddisfatte. Generale è anche l’apprezzamento per affrontare le prime drammatiche conseguenze della chiusura delle attività, col relativo stanziamento di 25 miliardi. Ovviamente tutto ciò, non può che essere una prima misura per contenere lo stato di emergenza che ha messo in ginocchio tutti, famiglie e imprese. A ciò, deve far seguito un’azione più strutturata e duratura nel tempo, che tenga conto dei danni provocati da questo ‘tsunami’ sanitario ed economico che lascerà cicatrici profonde in ogni dove! E la Direzione Regionale di codesta Organizzazione datoriale non nasconde i propri timori per ciò che potrà avvenire nei prossimi mesi, con la preoccupazione che continua a crescere sempre di più.

Se le prime misure economiche messe in campo dal Governo Conte per fare fronte alla crisi per l’epidemia muovono nella giusta direzione, bisogna anche concretizzarle nel brevissimo periodo e fare in modo che nessun imprenditore sia lasciato solo. Anche in questo momento delicatissimo per l’economia internazionale, tutto il commercio e l’artigianato italiano sta facendo la sua parte, nonostante stia soffrendo e stringendo i denti per non perire. Ma serviranno misure corpose e risorse robuste: per far fronte ai danni economici, per sostenere la liquidità delle imprese e il reddito di chi lavora. Ora, in questo contesto così critico, è in gioco davvero tutto!

Da qui, il nostro più accorato appello al Governo Nazionale e Regionale – ma anche a tutti gli Enti e Organismi preposti - a chiarire nell’immediato i molti dubbi di interpretazione sui alcuni provvedimenti emanati. «Siamo consapevoli che, in questo particolare momento, la massima priorità è e dev’essere la salute pubblica e – per fronteggiare i fantasmi di nuovi possibili contagi - occorre la collaborazione di tutti» asserisce il Segretario Regionale di Casartigiani Molise, Liberato Russo. Ma «l’inattività di queste settimane peserà come un macigno sull’economia: serviranno soluzioni adeguate, migliorate e perfezionate per un sostegno concreto a imprese e lavoratori. Crediamo che le imprese stiano continuando ad avere grande rispetto per le ordinanze e le normative sanitarie che sono state via via adottate; quei provvedimenti vengono rispettati con senso di responsabilità perché in gioco c’è la salute dei cittadini, la nostra, quella di tutta la comunità. E non abbiamo alcun dubbio nell’affermare che la tutela della salute deve venire prima di tutto ma, al contempo, bisogna assicurare ogni sforzo per tutelare l’attività delle imprese».

La Direzione di CASARTIGIANI MOLISE, unitamente alle altre sigle datoriali presenti sul territorio molisano, faranno tutto ciò che è necessario, anche a livello locale e regionale.

«E a questo proposito – continua Russo - non è più rinviabile lo smantellamento della burocrazia che, ora più che mai, incide maledettamente sui tempi di attesa delle imprese, rischiando di dare il colpo mortale. Abbiamo bisogno di modalità veloci, di azioni imminenti. Gli imprenditori non possono aspettare i classici tempi burocratici. Non ce la fanno. Si tratta di vera emergenza».

Artigianato, commercio, turismo e piccola impresa sono il cuore dell’economia italiana, tanto più della nostra piccola Regione. Le imprese di questi settori sono il valore aggiunto della nostra società, della nostra storia economica e produttiva. E siamo orgogliosi di dirlo a gran voce, perché è vanto e stima al tempo stesso, soprattutto in questo momento di tristezza infinita. Chi ha l’esercizio chiuso non ha più reddito. Anche chi può mantenerlo aperto riduce gli affari al lumicino, con la gente che è giustamente costretta a restare in casa. La preghiera è, appunto, che – pur comprendendo il momento di tensione e confusione – gli organismi preposti e tutto il sistema bancario sia solerte e sensibile ad erogare risposte rapide e soluzioni certe! Insomma, ancora grande incertezza, ancora grandi preoccupazioni, anche se quel filo di speranza gli artigiani e i commercianti non l’hanno mai perso nei tanti momenti difficili della nostra storia. Che magari tutto questo possa consentire di cambiare il passo e di iniziare per l’Italia, per il Molise e per i nostri territori una nuova era".

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