«Un’altra vita spezzata nel fiore degli anni mentre stava lavorando»
CAMPOBASSO. Prima nota ufficiale di cordoglio e non solo sulla morte del 22enne operaio, che ha perso la vita in modo atroce ieri pomeriggio allo stabilimento Serioplast di Pozzilli.
«Un’altra vita spezzata nel fiore degli anni mentre stava compiendo l’arte più nobile che dovrebbe caratterizzare la vita di uomini e donne : il lavoro.
Il lavoro, quello cercato, quello perso, quello sancito nell’articolo 1 della nostra magnifica Costituzione. Il lavoro quelloche dovrebbe rappresentare compiutamente la dignità sociale di ognuno di noi all’interno della comunità».
A parlare così è il segretario generale della Cgil Molise, Paolo De Socio.
«Oggi, nel bel mezzo di una crisi pandemica ed epidemiologica, dovrebbero tornare drammaticamente al centro dell’attenzione di tutti concetti tipo qualità del lavoro e della vita, sicurezza sul lavoro e modelli alternativi di società nei quali l’elemento fondante, in luogo del profitto e dello sfruttamento,dovrebbe essere l’uomo e il suo ruolo nella vita e nella società per garantire a se stesso condizioni dignitose e a chi verrà futuro solidale e sostenibile.
Servirà a poco fare ipocriti cordogli. Servirà a poco fare anche processi di Piazza o attribuire responsabilità (che pur dovranno essere individuate) e risarcimenti. La vita umana non ha prezzo. Oggi, ancora una volta, abbiamo perso tutti e siamo tutti responsabili se non lavoriamo, da domani, nella direzione di concepire il lavoro come elemento di dignità e di riscatto sociale e non di ricatto di vita. Riscatto, ricatto: una piccola consonante che fa una grande differenza. Per quel poco che può servire un abbraccio fraterno e vicinanza a familiari, amici e colleghi del ragazzo che ha perso la vita a Pozzilli».