Cassa integrazione in Molise, il report dell'associazione Lavoro & Welfare
CAMPOBASSO. L’associazione L&W, presieduta da Cesare Damiano, già ministro del lavoro e coordinata in Molise da Luca Palmisciano, del circolo Pd di Mafalda, propone una attenta analisi della cassa integrazione in Molise, situazione che l'Associazione sta monitorando mensilmente.
“Il Report, elaborato dal Centro Studi Mercato del Lavoro e Contrattazione – commenta il coordinatore regionale Luca Palmisciano – presenta dati allarmanti”.
“Nel mese di Maggio, in Molise, vengono registrate il numero massimo di ore di CIG mai realoizzate in Regione, superando anche il livello raggiunto nel 2013. Il dato, in leggera crescita già nel 2019, è andato via via crescendo nei primi mesi del 2020, esplodendo a Maggio con l’emergenza Covid-19. Sono cresciute anche le ore di Cigo, Cigs e Cigd”.
“In termini numerici – continua Palmisciano – il ricorso agli ammortizzatori sociali raggiunge le 10.000 ore”.
Conseguenza evidente di questi dati, è il forte impatto sui lavoratori e sui loro redditi. In Molise, si determina un’assenza completa di attività produttiva per oltre 5900 lavoratori, equivalenti a 648.996 giornate lavorative. I redditi, parzialmente tutelati dalla Cig in questi primi mesi, hanno visto diminuito il proprio reddito di oltre 14 milioni e 700mila euro al netto delle tasse. Ogni lavoratore, dunque, ha perso oltre 2500 euro al netto delle tasse.
“La fotografia di questi dati – prosegue Palmisciano – mette in evidenza un sistema produttivo in forte affanno che non ha, al momento, evidenti prospettive di rilancio. E’ necessario continuare a finanziare gli ammortizzatori sociali per dare ossigeno alle famiglie, è altrettanto necessario, però, lavorare seriamente ad una politica di rilancio del sistema industriale ed economico regionale”.
Interviene sulla questione il Presidente di Lavoro & Welfare Cesare Damiano: “La cassa integrazione va assicurata fino alla fine dell’anno a chi non è in grado di riaprire l’attività. Non può essere una scelta rigidamente settoriale”. Non ci sono settori di attività che riaprono e altri che restano chiusi. Il mondo produttivo non si divide tra bianco e nero: bisogna tenere conto delle sfumature e delle articolazioni”.
Quindi -conclude l'ex Ministro - il Governo proroghi la Cig e il blocco dei licenziamenti in modo sincrono fino a fine anno, e tuteli le aziende che non sono in grado di riaprire le attività o che lo fanno in modo parziale. In caso contrario si rischiano chiusure e licenziamenti già nell’autunno a macchia di leopardo”.
Il Report completoè disponibile sul sito di Lavoro&Welfare al link http://www.lavorowelfare.it/wp/wp-content/uploads/2020/07/LWCIG-Molise-maggio-2020.pdf
