Termoli terza gigafactory di Stellantis, l'annuncio di Tavares

Il futuro è qui gio 08 luglio 2021
Lavoro ed Economia di La Redazione
8min
Fiat Fca Termoli ©TermoliOnLine
Fiat Fca Termoli ©TermoliOnLine

TERMOLI. “Dopo Germania e Francia, con il supporto del governo italiano abbiamo individuato in Termoli la sede della nostra terza Gigafactory”. L'amministratore delegato del gruppo Stellantis, Carlos Tavares, ha reso noto questa novità, vero e proprio annuncio, in apertura dell’Ev Day 2021, evento digitale dedicato ai piani di elettrificazione del gruppo.

“Avremo 5 Gigafactory in Europa e negli Stati Uniti, per 260 GWh di capacità installata”, ha ribadito lo stesso Tavares, confermando quattro piattaforme dedicate alle auto elettriche, con autonomie da 500 km, per la più piccola, a 800 km.

“L’annuncio della costruzione in Italia della Gigafactory, effettuato oggi dall’amministratore delegato Tavares allo electrification day, conferma l’impegno di Stellantis nel nostro Paese”. Così commenta la scelta di Stellantis Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto. “Sta prendendo forma - spiega Ficco - il nuovo piano industriale, i cui primi elementi erano già emersi con le assegnazioni produttive nella fabbrica di Melfi oggetto di un recente accordo. Si tratta di passi importantissimi per l’industria e per i lavoratori italiani. Siamo confidenti che possa presto riprendere il confronto al Ministero dello Sviluppo economico per proseguire il ragionamento sugli altri stabilimenti italiani”.
“La scelta di Termoli - conclude Ficco - appare opportuna poiché in quel territorio insiste una grande fabbrica di motori, che come noto a causa del processo di elettrificazione inevitabilmente dovrà subire processi di trasformazione e di riconversione”.

La notizia è stata accolta in maniera positiva da Roberto Benaglia segretario generale FIM-CISL e da Ferdinando Uliano segretario nazionale FIM-CISL responsabile settore auto che commentano così:

«L’abbiamo ribadito e richiesto in tutti i tavoli negoziali e di confronto che abbiamo avuto nelle ultime settimane con Stellantis e con il Governo Italiano. L’obiettivo principale era fare in modo che la Gigafactory di Stellantis fosse localizzata nel nostro Paese.  Per la FIM-CISL è fondamentale, in questa fase delicata e di cambiamento per il settore dell’automotive e per Stellantis, mettere in atto tutti gli interventi necessari ad accompagnare la transizione: dall' incentivazione per la riconversione industriale, a partire dalla filiera della componentistica, passando per le batterie, cuore della nuova mobilità, insieme alla riorganizzazione dell'ecosistema di ricarica elettrica. La Gigafactory in Italia è un passo importante nella direzione giusta. E’ un atto di responsabilità e di fiducia verso i lavoratori italiani di Stellantis che in tutti questi anni hanno contribuito, insieme al sindacato e in primis alla Fim-Cisl, per risanare e rilanciare, Fiat Chrysler e collocarla nella fusione con Psa, nel quarto grande gruppo automobilistico mondiale. E’ un importante segnale di investimento e di attenzione del Gruppo Stellantis nel nostro paese. Con la Gigafactory si evita la dipendenze dall'estero e soprattutto ora sarà fondamentale investire per rafforzare le competenze professionali necessarie a gestire la transizione. Abbiamo difronte una situazione non semplice nel settore, molti grossi produttori del settore della componentistica dei motori endotermici fanno già prefigurare nel breve periodo esuberi occupazionali.  Anche Stellantis dovrà occuparsi della riconversione in Italia degli stabilimenti che producono motori endotermici, la decisione della Gigafactory di posizionarla nella fabbrica di motori di Termoli consente di gestire la transizione con quella compatibilità sociale che come FIM-CISL ribadiamo da tempo.

Diventa fondamentale agire poi sul fronte del futuro piano industriale di Stellantis, che insieme al progetto di elettrificazione illustrato e agli importanti investimenti annunciati, dovrà garantire la saturazione degli impianti e la piena occupazione degli stabilimenti italiani.

Al governo ribadiamo che è necessario continuare così, i fondi europei del PNRR sono una grande opportunità per gestire la transizione e non devono essere sprecati, ma utilizzati dentro una strategia complessiva che utilizzi le risorse per attuare un vero e piano di riconversione industriale sia dal punto di vista tecnologico che dal punto di vista delle competenze. Per noi al centro di ogni scelta nella gestione di questa transizione, lo ribadiamo con forza deve esserci la compatibilità sociale. Il processo di cambiamento in atto del settore, a partire del cambio delle motorizzazioni, non può determinare costi sociali».

Positivo riscontro anche da parte del Segretario Territoriale Fismic Confsal Termoli Giovanni Mercogliano: «La notizia che la Gigafactory per la produzione di batterie per il gruppo STELLANTIS venga fatta a Termoli è la risposta migliore che potessimo avere a tutte le incertezze mosse in questi ultimi mesi. La FISMIC aveva sollecitato più volte i vertici nazionali sul futuro dello stabilimento termolese ponendo all'attenzione il problema che uno stabilimento di meccanica potesse avere con l'elettrificazione. Oggi come FISMIC siamo soddisfatti di questa scelta, che siamo certi porterà ulteriore sviluppo nei prossimi anni».

AQCFR esprime piena soddisfazione per l'annuncio dell’ad Carlos Tavares durante l'Ev Day: lo stabilimento di Termoli conferma di essere uno dei cuori produttivi più importanti degli attuali motori e cambi e lanciato verso elettrificazione. Decisione maturata a seguito delle visite del Plant da parte dei vertici Stellantis negli utimi mesi dove hanno potuto apprezzare le potenzialità.

«L’annuncio della costruzione di una Gigafactory a Termoli effettuato oggi dall’amministratore delegato Tavares all’electrification Day Stellantis è una notizia importantissima per il nostro territorio perché da un futuro occupazionale e sgombra il campo dalle tante illazioni che in queste settimane parlavano addirittura di chiusura dell’impianto Stellantis di Termoli. Purtroppo per loro anche questa volta i catastrofisti sono stati smentiti. Noi invece abbiamo sempre creduto che grazie all’impegno e alla professionalità delle donne e degli uomini che quotidianamente lavorano nello stabilimento, Termoli avrebbe avuto un futuro, anche in un processo di trasformazione di portata epocale come il passaggio dal motore endotermico a quello elettrico. La costruzione di un polo per la produzione di batterie è stato sempre una priorità che abbiamo sostenuto ai tavoli nazionali. E grazie alle sinergie tra tutte le parti in campo raggiungiamo oggi un importante risultato». Questo il commento della segreteria territoriale Uilm.

«È una notizia importantissima per tutti i lavoratori dello stabilimento Stellantis di Termoli, ma per tutta la regione Molise. è una notizia che aspettavamo da un po’, ci stavamo lavorando da mesi. Il nuovo polo sarà costruito qui a Termoli, dove sorgerà il nuovo polo per le batterie che permetterà una graduale trasformazione dell’impianto del Molise. È una notizia importante che sgombra il campo da tante illazioni che in queste settimane sono state dette e scritte da chi non aveva neanche la titolarità a parlare di questa materia- Siamo contenti, c’è un futuro per Termoli e nelle prossime ore avremo degli incontri per scendere nei dettagli e nei numeri». Lo riferisce il segretario territoriale della Uilm, Francesco Guida.

«Apprendiamo con soddisfazione la decisione di Stellantis di insediare la Gigafactory a Termoli. La FIOM da mesi si sta battendo per la transizione e per avere investimenti in Italia che vadano verso l’elettrico. Questo è un primo importante risultato verso l’elettrificazione. Viene premiata la professionalità delle Lavoratrici e dei Lavoratori dello stabilimento di Termoli che in questi anni hanno saputo dimostrare serietà. Questo risultato è stato anche frutto di una forte volontà manifestata dalla FIOM di avere investimenti in Italia da parte di Stellantis. Ora il Governo faccia la sua parte per rendere la nostra nazione pronta a raccogliere le sfide di una transizione che favorisca il futuro delle nuove generazioni creando occupazione. La FIOM auspica altri interventi da parte di Stellantis che sappiano cogliere le nuove sfide proposte dalla transizione verso l’elettrico». Le dichiarazioni di Fiom.

«L’annuncio di Stellantis sulla realizzazione a Termoli della gigafactory del gruppo è certamente importante, ma deve essere accompagnato da un percorso di chiarezza e trasparenza con il solo obiettivo di tutelare i posti di lavoro».
Così il deputato del Movimento 5 Stelle, Antonio Federico, commenta le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, che allargano le prospettive strategiche dello stabilimento termolese.
«Proprio mentre l’azienda apriva alla gigafactory in Molise, ho depositato una interrogazione sul tema, indirizzata al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, affinché lavoratori e sindacati siano informati sul piano industriale dell’azienda e, soprattutto, sulle prospettive occupazionali della Stellantis a Termoli e in tutto il Paese.
L’annuncio di oggi rende queste informazioni ancor più importanti, rinnovando l’attualità dell’interrogazione. Dobbiamo sapere come il Mise intende muoversi per tutelare i lavoratori e l’indotto alla luce dei cambiamenti che la gigafctory impone.
Di certo - spiega Federico - davanti ai numeri in costante espansione delle auto elettriche, diventa strategico avere impianti di produzione per ridurre significativamente la dipendenza dai Paesi extra-Ue. È quindi essenziale che l’Italia abbia un polo di ricerca e sviluppo, oltre che di produzione delle batterie, in grado di realizzare accumulatori sempre più innovativi e pensati in chiave circolare. Ciò, infatti, significa avere un vantaggio competitivo rispetto ad altri Paesi nel processo di riconversione della filiera produttiva verso l’elettrico. Ma può e deve anche essere un segnale importante per la città di Termoli e per tutto il Mezzogiorno, che potranno giocare un ruolo rinnovato in questa filiera e più in generale nella ripresa del Paese.
Detto questo, però - conclude Federico - ritengo che l’intero percorso vada accompagnato da chiarezza, trasparenza e condivisione. Solo così è possibile ottenere la fiducia dei lavoratori che da troppo tempo sono costretti a dubbi e incertezze».

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