In mano le redini della Fim-Cisl, Marco Laviano: impegno massimo per il territorio

L'intervista mer 26 gennaio 2022
Lavoro ed Economia di Emanuele Bracone
3min
Marco Laviano ©Termolionline.it
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In mano le redini della Fim-Cisl, Marco Laviano: impegno massimo per il territorio

TERMOLI. Dallo scorso 19 gennaio ha preso le redini della componente molisana metalmeccanica della Cisl. Eletto nella segreteria ristretta a 3 interregionale nel congresso della Fim-Cisl di Fossacesia, che ha seguito quello territoriale di Termoli dello scorso 9 dicembre, Marco Laviano raccoglie la pesante eredità di Riccardo Mascolo, per 14 anni alla guida del settore nella nostra regione. Lo abbiamo incontrato in pieno tourbillon Stellantis, dopo la visita a sorpresa e dopo le altrettanto sorprendenti mancate conferme del Ceo Carlos Tavares. Ed è lui stesso a chiedere che il Gruppo dia certezze. La posta in gioco è molto alta. È uno scommessa che il Molise non può permettersi di perdere se vuole entrare a piè pari nel futuro della Green Economy. Marco Laviano è molto chiaro in proposito: «La visita dell’amministratore delegato della Stellantis Carlo Tavares alla stabilimento di Termoli ha attirato tantissima attenzione e noi come gruppo sindacale l’abbiamo valutata in maniera molto positiva – ha esordito Laviano – Ma allo stesso tempo siamo un po’ preoccupati perché ci aspettavamo qualche risposta in più. Noi come sindacato abbiamo posto tante domande, perché volevamo capire quale sarebbe stato il perimetro occupazione della gigafactory, a patto che questa sia oggetto di discussione nel nostro territorio».

Ora si trova ad affrontare, come riferimento apicale della Fim-Cisl nel Molise e nel gotha di quella abruzzese una delle sfide più importanti per il prossimo futuro del territorio. In ballo c’è non solo lo sviluppo del Molise ma anche la riqualificazione di tanti lavoratori che vedono il proprio posto di lavoro in bilico. «Da parte dell’amministratore delegato della Stellantis non c’è stata una smentita ufficiale. Tavares ha solo richiamato l’attenzione delle parti governative nazionali e regionali su questo territorio. Noi siamo preoccupati perché la transizione energetica va gestita da questo punto di vista – ha spiegato Laviano – in un’ottica futura il nostro stabilimento porterà l’attenzione non sul Molise ma su tutto il Centro-Sud. Perché un importante polo di produzione di batterie, come quello che è stato annunciato lo scorso anno dall’amministratore delegato di Stellantis avrebbe attirato comunque l’attenzione massima i tutti i produttori e fornitori che sarebbero poi diventati partnership ideali per il nostro gruppo». Il salasso delle aziende molisane e la continua riduzione del volume occupazionale sono gli indicatori più tangibili della necessità del territorio di attirare una parte importante dei finanziamenti del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza. Ma sono soprattutto i lavoratori che rischiano di perdere il proprio di lavoro, se non dovessero essere mantenute le promesse fatte l’8 giugno 2021, a impensierire il dirigente della Fim-Cisl. «La preoccupazione più per grande per tutti quanti noi, per il nostro territorio, resta poi eventualmente la riconversione del personale addetto qualificato che attualmente lavora nel nostro stabilimento. Noi contiamo ancora circa 2.200 addetti; questo capitale umano è un insieme di risorse e competenze maturate negli anni.

Per noi non può essere assolutamente perso – ha asserito Laviano - quindi va studiato un programma serio di riconversione del personale deve essere applicato già da oggi. Perché gestire gli spostamenti della produzione endotermica verso quella elettrica nel momento in cui il calo delle richieste dei motori ci sarà deve essere affrontata soprattutto attraverso una formazione. Perché come Fim-Cisl ci siamo sempre battuti affinché la formazione continua del lavoratore, porta a creare e migliorare le competenze soprattutto per le aziende. La giornata di Fossacesia è stata importante anche perché si è svolto il Terzo Congresso Interregionale Abruzzo-Molise dove è stata eletta una nuova segreteria in cui io entro a far parte in maniera ufficiale – ha affermato Laviano – Questa è una cosa che onestamente mi riempie di orgoglio. Perché ripartire da una segreteria giovane, attenta a quello che è il nuovo modo di lavorare, il nuovo futuro, sicuramente mi fa partire con il piede giusto. Perché l’attenzione che io rivolgo è l’attenzione ai lavoratori e quella al territorio, perché io vivo in mezzo ai lavoratori, vivo il nostro territorio e le nostre difficoltà e insieme a loro voglio trovare il modo di poterle superare. Quindi l’impegno massimo che io voglio darmi come rappresentante dei lavoratori e adesso come rappresentante della Fim–Cisl è di mettere la mia competenza, dedizione, impegno e disponibilità di tutta l’organizzazione al nostro territorio».

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