TERMOLI. Anche la Fiom-Cgil era presente all’incontro a Palazzo Vitale sulla Gigafactory Stellantis.
«In data odierna, presso la sede della Regione Molise in via Genova, si è tenuto l’incontro richiesto tra le organizzazioni sindacali, il presidente della Regione Molise e l’assessore alle Attività Produttive per discutere del progetto della società “Acc” relativo all’insediamento di una Gigafactory nel sito Stellantis di Termoli e del futuro industriale e occupazionale di quest’ultimo stabilimento. Dopo un’ampia analisi della situazione attuale e prospettica e l’esposizione delle preoccupazioni relative al futuro occupazionale territoriale, le proposte sindacali avanzate ed i chiarimenti richiesti sono stati:
1- raggiungere un accordo di ricollocazione nella nuova società Acc dei lavoratori attualmente in forza presso lo stabilimento Stellantis;
2- conoscere, con un buon margine di attendibilità, i tempi di avvio delle produzioni nella Gigafactory per poter studiare ed attivare gli ammortizzatori sociali più idonei da utilizzare nello stabilimento Stellantis per far fronte ad eventuali esuberi di personale nell’attesa delle ricollocazioni in Acc;
3- verificare l’opportunità di proseguire le produzioni di motori all’interno dello stabilimento Stellantis di Termoli anche dopo il 2035 (anno che, sulla base della normativa europea attualmente vigente – e comunque passibile di eventuali successive riforme e integrazioni – dovrebbe segnare la fine delle produzioni di motori endotermici in Europa), così da poter contare su due insediamenti produttivi sul territorio di Termoli, con maggiori garanzie occupazionali.

Il presidente della Regione Molise si è reso disponibile ad affrontare le questioni sottoposte, proponendo l’apertura di un tavolo tecnico permanente territoriale con la società Acc e le parti sociali, al fine di raggiugere gli obiettivi relativi alla salvaguardia occupazionale e industriale del territorio, ed impegnandosi ad allargare il suddetto tavolo alle istituzioni ministeriali e alle sigle nazionali, come richiesto dalle segreterie territoriali».

