«Per noi dover assicurare a tutti la possibilità di lavorare è un diritto imprescindibile»

Primo maggio mer 01 maggio 2024
Lavoro ed Economia di La Redazione
3min
Marco Laviano (Fim-Cisl) ©TermoliOnLine
Marco Laviano (Fim-Cisl) ©TermoliOnLine

TERMOLI. Festa dei lavoratori, una ricorrenza che ogni anno assume un diverso valore, a seconda di quello scenario che nel frattempo si è manifestato nell'attuale contesto socio-economico.

Una lettura in questo 2024 affidata al segretario regionale della Fim-Cisl, Marco Laviano.

«Il 1^ maggio per tutti noi rappresenta non solo un grande momento di festa ma soprattutto per una Repubblica democratica come la nostra che ha impresso nella sua carta costituzionale le sue fondamenta sul nobile valore del lavoro, diciamo che senza troppa retorica per noi della Fim-Cisl rappresenta il vero grande momento di impegno a sostegno e all’affermazione dei diritti e delle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori e di tutti i luoghi di lavoro in Italia. Per noi dover assicurare a tutti la possibilità di lavorare è un diritto imprescindibile, perché tutte le lavoratrici ed i lavoratori con grande senso civico devono essere messi nelle condizioni materiali ed emotive di contribuire all'organizzazione della vita politica, economica e sociale del Paese, considerando poi lo stato sociale più importante della nostra cultura, la famiglia. 

Difatti sono tante le famiglie che costruiscono le loro certezze e gettano le basi per il loro futuro in prossimità dei nostri nuclei industriali, perché il lavoro non solo come diritto, ma soprattutto come valore aggiunto per un sistema sociale partecipativo e di legame e senso di appartenenza alla nostra cultura ai nostri usi e costumi, con la nostra Italia.

Ma il clima di incertezza che stiamo vivendo disorienta, noi come Fim-Cisl ci poniamo l’obiettivo di lavorare per dare quelle sicurezze che oggi vengono sempre meno, in un sistema socio-economico ed industriale che sollecitato e messo in discussione dagli effetti della transizione green digitale e tecnologica, vede sempre meno opportunità lavorative, pochi investimenti, poco lavoro di qualità tante troppe vertenze nella nostra regione, nel nostro sistema Italia, che non trovano soluzioni. E soprattutto spopolamento demografico per le nuove generazioni non possono beneficiare di un giusto inserimento nel mondo del lavoro, non c’è un piano per un ricambio generazionale di qualità e tanto troppo lavoro intermittente che non dà sicurezza e stimoli.

Le grandi multinazionali che sono radicate nei nostri consorzi industriali vivono le criticità delle scelte di una politica europea che non favorisce nuovi investimenti ma che obbliga un indirizzo produttivo e scelte di mercato definite proprio dalla transizione all’elettrico, i nostri mercati ormai soggiogati dalla forza economica di quelli Asiatici ed Americani che nel merito detengono la sovranità tecnologica, il sostenibile, inteso come tema delle energie e della produttività, sta diventando socialmente insostenibile.

Troppi posti di lavoro persi, troppa demagogia politica. Le istituzioni a tutti i livelli provinciali regionali e nazionali rimettano in discussione seriamente un piano per rilanciare l’economia della nostra nazione passando soprattutto dal lavoro. Come Fim-Cisl ribadiamo che ora è il momento di dire basta alle promesse ed alle perenni campagne elettorali, ai piani di bilancio che non portano valore al lavoro, se non si passa a rendere concrete scelte a sostegno delle imprese e del lavoro, la grande opportunità della riconversione diventerà solo una chimera, l’invito è quello di un vero grande patto sociale.

La nostra segreteria, gli operatori e tutti i delegati vivono la quotidianità negli ambienti di lavoro, stando sempre al fianco dei lavoratori, pronti a trovare soluzioni, valutare le mutate esigenze del lavoro, e pronti ad offrire soluzioni previdenziali, fiscali, contrattuali e normative che diano valore al lavoro, che mettano al centro del lavoro stesso la persona, e che generino opportunità per un futuro di qualità, e per questo che con orgoglio in quasi tutte le aziende metalmeccaniche siamo la prima organizzazione ed abbiamo un elevato numero di associati. Responsabilità nei confronti di chi crede in un sindacato che stia dalla parte dei lavoratori».

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