Uscire dalla solitudine
TERMOLI. Pensieri non unanimi sulla vicenda didattica. Da una madre, ma anche insegnante in una grande città italiana, una risposta alla lettera pubblicata due giorni fa:
«Vorrei rispondere alla madre di Termoli.
Cara signora non tutti i ragazzini vivono nella casetta del Mulino Bianco da lei descritta con nonni amorevoli presenti ad accudire quando i genitori non ci sono, non tutti i ragazzi hanno la vocazione allo studio da casa. Per molti la scuola è l'unico luogo dove avere rapporti umani soprattutto nelle grandi città, dove i genitori lavorano tutto il giorno, i nonni vivono la loro seconda giovinezza e i parenti non esistono. Se lei vive bene nel suo caldo guscio, per altri quel guscio è troppo freddo se le sue figlie studiano tanto volentieri perché conoscono il sacrosanto dovere, per altri studiare è più faticoso anche se il sacrosanto dovere lo conoscono, per molti ragazzi uscire fuori da una situazione di solitudine è importante quanto prendere buoni voti a scuola.
Dovrebbe vivere un pò in una grande città per capire quale è la situazione».